– Rassegna Stampa –

Ma c’è di più. Secondo uno studio epidemiologico su larga scala pubblicato on-line il 10 maggio su Current Biology il social jetlag contribuirebbe a far crescere il rischio di obesità.
Il team di ricercatori guidati da Till Roennenberg stanno compilando da dieci anni un enorme database sui comportamenti e sulle abitudini del sonno e della veglia negli esseri umani con la finalità di creare una sorta di mappa mondiale del sonno. Ora, a dieci anni di lavoro sono disponibili alcuni dati preliminari tra cui l’altezza, il peso e le abitudini del sonno dei partecipanti. Dalle analisi dei dati è emerso che le persone con un più grave social jetlag sono anche coloro che hanno maggiore probabilità di essere sovrappeso. In altre parole sembrerebbe che vivere in lotta con l’orologio costituirebbe un fattore di rischio per l’obesità.
“Svegliarsi con il suono della sveglia è un aspetto relativamente nuovo nella vita degli uomini” dice Roenneberg “Semplicemente significa che non abbiamo dormito a sufficienza e per questo motivo siamo spesso cronobiologicamente sfasati e cronicamente stanchi. Un sonno adeguato sia in quantità che in qualità non è una perdita di tempo ma una garanzia per migliore qualità della vita”.
Anche dal punto di vista della nostra forma fisica!
BIBLIOGRAFIA:
- Till Roenneberg, Karla V. Allebrandt, Martha Merrow, Céline Vetter. Social Jetlag and Obesity. Current Biology, 2012; DOI: 10.1016/j.cub.2012.03.038