– Rassegna Stampa –
Alcuni gesti sono utilizzati per comunicare su un piano cooperativo e rivestono un significato particolarmente importante nei contesti di insegnamento e apprendimento in cui i bambini si aspettano che gli adulti siano ben informati e pronti a condividere ciò che sanno con loro. Il pointing, cioè l’indicare con il dito qualcosa invitando l’interlocutore a condividere l’attenzione, sembra essere un gesto particolarmente significativo per i bambini in età scolare.
Carolyn Palmquist e Vikram K. Jaswal della University of Virginia hanno scoperto che è possibile indurre in errore bambini in età prescolare semplicemente usando il gesto di indicare: l’esperimento effettuato consisteva nel mostrare ai bambini un filmato con due donne, tre tazze e una pallina; una delle due donne nascondeva la pallina dentro una tazza mentre l’altra si copriva il viso per non vedere; i bambini invece potevano vedere che la donna nascondeva la pallina, ma non in quale tazza. Seguivano tre diversi epiloghi: le due donne rimangono sedute con le mani in grembo, oppure entrambe prendono una tazza in mano o entrambe indicano una tazza. Ai bambini veniva quindi chiesto quale donna sapesse dove si trovava la pallina. Quando le due donne prendono una tazza o stanno con le mani in grembo i bambini hanno hanno dato la risposta corretta tre volte su quattro, mentre quando le due donne fanno il gesto di indicare i bambini rispondono correttamente la metà delle volte, indicando statisticamente che viene effettuata una scelta casuale.
Questi risultati indicano che il gesto di indicare è per i bambini così significativo da indurli a considerare l’informazione così ottenuta più importante di quella già in loro possesso, anche quando questa li induce in errore.
BIBLIOGRAFIA:
- Palmquist C,M. Jaswal V,K. (2012). Preschoolers Expect Pointers (Even Ignorant Ones) to Be Knowledgeable. Psychological Science – January 27, 2012