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Riconoscere la voce delle emozioni: deficitarietà nella schizofrenia

Schizofrenia e difficoltà nella comprensione degli stati mentali altrui. La voce è un rilevante sistema di segnalazione delle emozioni.

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 20 Feb. 2012

Aggiornato il 02 Feb. 2015 12:00

– Rassegna Stampa – 

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze PsicologicheL’associazione tra schizofrenia e difficoltà nella comprensione degli stati mentali altrui è dimostrata in letteratura da diversi studi (si veda ad esempio il recente articolo di Giardini “Da Freud ai neuroni specchio: schizofrenia e social perception”). Generalmente gli studi sul riconoscimento emotivo, sia in soggetti patologici che non, si focalizzano più spesso sul riconoscimento delle emozioni a partire dalle espressioni facciali; tuttavia, lo studio della voce delle emozioni rappresenta un aspetto altrettanto interessate essendo anche la voce un rilevante sistema di segnalazione delle emozioni.

Uno studio apparso in questi giorni su American Journal of Psychiatry indaga in quale modo la schizofrenia sia associata a difficoltà nel riconoscere le emozioni dalla voce. Il campione dello studio è costituito da 92 pazienti e 73 soggetti di controllo, cui è stato chiesto di ascoltare stimoli sonori dal contenuto neutro ma che presentavano caratteristiche acustiche (frequenza, intensità, ritmo) tipiche delle diverse emozioni (ansia, rabbia, paura, etc). A partire da questi stimoli i pazienti e i soggetti di controllo dovevano quindi inferire quale fosse l’emozione espressa.

Dai risultati è emerso che i pazienti schizofrenici presentano un deficit statisticamente significativo nel riconoscimento emotivo vocale, avendo in particolare maggiori difficoltà nel riconoscere le variazioni del tono (o frequenza) della voce rispetto ai soggetti di controllo. Quindi il deficit sembrerebbe giocarsi sia a livello di sensibilità percettiva alle variazioni acustiche di frequenza sia più specificamente a livello di inferenza emotiva a partire da indizi sonori.

 

 

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Redattrice di State of Mind

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