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Apprendimento del linguaggio nei bambini: una fase pre-linguistica tra i 6 e i 9 mesi.

Tra i 6 e 9 mesi una fase pre-linguistica di riconoscimento e associazione di suoni dela lingua nativa con gruppi categoriali di significati

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 15 Feb. 2012

Aggiornato il 01 Ago. 2012 15:02

– Rassegna Stampa – 

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze PsicologicheUn nuovo studio apparso su Proceedings of the National Academy of Sciences disconferma l’idea che i bambini incomincino a comprendere il significato di comuni vocaboli solo verso il primo anno di vita.

Si pensa infatti che i bambini tra i 6 e 9 mesi attraversino una fase “pre-linguistica” durante la quale, anche se in grado di percepire e comprendere gli elementi dei suoni della loro lingua nativa, non possiedono ancora la capacità di cogliere i significati trasmessi dal discorso. Secondo Elika Bergelson e Daniel Swingley, due ricercatori dell’ University of Pennsylvania, i tentativi fatti fino ad ora per determinare l’età in cui i bambini escono dalla fase pre linguistica non sono stati esaustivi. I ricercatori hanno osservato il comportamento di due diversi gruppi di bambini, di 6 / 9 mesi e 10 /20 mesi, mentre osservavano su uno schermo immagini di oggetti comuni e familiari, che venivano in alcuni momenti nominati dal genitore presente all’esperimento; nel frattempo gli sguardi dei bambini venivano monitorati con un dispositivo di eye-tracking.

Secondo i ricercatori la comprensione di un vocabolo avrebbe portato i bambini a guardare più a lungo sullo schermo l’oggetto a cui si riferiva. Alla quantità di tempo passata ad osservare ciascun oggetto nominato durante l’esperimento è stata sottratta la quantità di tempo normalmente impiegata da ciascun bambino a osservare lo stesso oggetto, in questo modo si è pensato di eliminare l’errore derivante dall’attrattiva suscitata da alcuni oggetti, preferiti rispetto ad altri. Secondo i ricercatori il fatto che i bambini tra i 6 e i 9 mesi comprendano il significato di alcuni oggetti è stato dimostrato dal posarsi del loro sguardo proprio sull’oggetto nominato rispetto agli altri presenti sullo schermo ma che non venivano nominati. Questo studio dimostra inoltre che la comprensione si riferisce a vocaboli che definiscono categorie di oggetti, come “le mele” o “i nasi”, e non a oggetti specifici, e questo è proprio l’aspetto che la rende il processo di apprendimento più complicato.

I risultati di questo esperimento mostrano inoltre che le capacità di apprendimento rimangono costanti tra i 6 e i 9 mesi, non sembra quindi esserci un evoluzione in questo arco temporale; un lento incremento delle prestazioni si verifica invece nel gruppo dei bambini più grandi con un picco a 14 mesi, età in cui i bambini probabilmente comprendono la natura del compito sperimentale e lo trattano come un gioco; inoltre a questa età probabilmente intervengono variabili non direttamente misurate dall’esperimento, come una migliore capacità di categorizzazione dei vocaboli e maggiore comprensione della sintassi.

 

 

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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