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Potenziamento cognitivo: allenarsi nel problem solving apre al cambiamento.

Un intervento di potenziamento cognitivo su adulti anziani è stato in grado di modificarne la personalità. È l'apertura al cambiamento – cioè l'essere flessibili e creativi, abbracciare nuove idee e portare avanti sfide intellettuali o culturali – il tratto della personalità che sembra essere correlato con le capacità cognitive e con il loro andamento.

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 24 Gen. 2012

Aggiornato il 26 Mag. 2014 15:09

 

 

 

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze PsicologicheUno studio pubblicato sulla rivista Psychology and Aging ha dimostrato che un intervento di potenziamento cognitivo su adulti anziani è stato in grado di modificarne la personalità. È l’apertura al cambiamento – cioè l’essere flessibili e creativi, abbracciare nuove idee e portare avanti sfide intellettuali o culturali – il tratto della personalità che sembra essere correlato con le capacità cognitive e con il loro andamento.

I partecipanti allo studio, tutti tutti di età compresa tra i 60 e i 94 anni, si sono impegnati per 16 settimane consecutive in compiti di problem solving, parole crociate e sudoku; l’allenamento, in accordo con il miglioramento delle prestazioni dei partecipanti, diventava ogni settimana più impegnativo. Un secondo gruppo di controllo non ha partecipato all’allenamento cognitivo; le capacità cognitive e i tratti di personalità dei partecipanti di entrambi i gruppi venivano testati prima e dopo l’esperimento. I risultati dell’esperimento indicano non solo che l’allenamento cognitivo ha notevolmente incrementato le abilità legate al pensiero induttivo del gruppo sottoposto ad allenamento, ma anche che questo andava di pari passo con un aumento, moderato ma significativo, dell’apertura al cambiamento. Entrambe le variabili sono invece rimaste inalterate nel gruppo di controllo.

Secondo i ricercatori un elemento fondamentale nel determinare i risultati è stato proprio l’incremento progressivo delle difficoltà dei compiti proposti in sincronia con i traguardi raggiunti dai partecipanti; questo avrebbe permesso ai partecipanti di acquisire fiducia nelle proprie abilità, a sostegno dell’impegno intellettuale e dello sforzo creativo.

 

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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