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Differenze di personalità tra uomini e donne. Un nuovo modo per misurarle.

Dato il contrasto tra le previsioni derivate dalla teoria evolutiva e quelle basate sull'ipotesi delle somiglianze di genere, c'è, secondo i ricercatori dell'Università di Torino, una pressante necessità di stime empiriche accurate. Il compito di quantificare le differenze di genere nella personalità affronta una serie di importanti sfide metodologiche e, secondo gli autori della ricerca in questione, tutti gli studi eseguiti finora soffrono, a vari livelli, di limiti che in ultima analisi conducono ad una sottostima sistematica dell'effetto di alcune dimensioni

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 09 Gen. 2012

– Rassegna Stampa –

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze PsicologicheUn nuovo interessante studio pubblicato su PLoS ONE sostiene, empiricamente, che ci siano sostanziali differenze di personalità tra maschi e femmine. Le differenze di genere, considerate quasi un ovvietà dal senso comune, sono state negli anni oggetto di molte discussioni in ambito scientifico: da una parte l’hp della “somiglianza tra i generi” di Hyde, per cui maschi e femmine sarebbero, per maggior parte delle variabili psicologiche, più simili gli uni agli altri che diversi; all’altra estremità dello spettro teorico, invece, gli psicologi evoluzionisti hanno sottolineato come le differenze psicologiche tra i sessi siano da attribuire all’effetto di pressioni selettive diverse. Secondo questo approccio le differenze sessuali maggiori si riscontrano nei tratti di personalità e nei comportamenti che riguardano l’accoppiamento e la genitorialità; secondo l’hp di Hyde invece le diversità maggiori si concentrerebbero nelle aree della sessualità e dell’aggressività e in alcuni comportamenti motori.

Dato il contrasto tra le previsioni derivate dalla teoria evolutiva e quelle basate sull’ipotesi delle somiglianze di genere, c’è, secondo i ricercatori dell’Università di Torino, una pressante necessità di stime empiriche accurate. Il compito di quantificare le differenze di genere nella personalità affronta una serie di importanti sfide metodologiche e, secondo gli autori della ricerca in questione, tutti gli studi eseguiti finora soffrono, a vari livelli, di limiti che in ultima analisi conducono ad una sottostima sistematica dell’effetto di alcune dimensioni. Marco del Giudice, autore principale dello studio, descrive in questo lavoro un nuovo metodo per misurare e analizzare le differenze di personalità che sostiene essere più accurato rispetto ai metodi precedenti. I ricercatori hanno usato le misurazioni di personalità provenienti da un campione di 10.000 persone (metà uomini e metà donne). Il test della personalità comprendeva 15 scale, comprendenti tratti come il calore, la sensibilità, e il perfezionismo. Quando uomini e donne sono stati messi a confronto nei profili di personalità complessiva la differenza tra i sessi è stata evidente; le differenze invece sembrano molto più piccole nel caso in cui ogni tratto venga considerato separatamente.

 

BIBLIOGRAFIA:

 

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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