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2012: Organizzare la mente: nuovi strumenti per i buoni propositi

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 28 Dic. 2011

Aggiornato il 18 Dic. 2014 10:51

– Rassegna Stampa –

Buoni propositi per il 2012: coltivare una mente organizzata in un mare di distrazioni.

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze PsicologichePer molti, ma non per tutti… con il nuovo anno in molti saranno tentati di ripromettersi una maggiore organizzazione, efficienza ed efficacia nei propri impegni quotidiani possibilmente senza procrastinazioni, rimuginii ed evitamenti.

Obiettivo ultimo? Avere una vita meno stressata e più gratificante. In pubblicazione in questi ultimi giorni del 2011 e a ridosso del nuovo anno, il nuovo libro “Organize your Mind, Organize your Life” di Paul Hammerness, psichiatra della Harvard Medical School e della collega Margaret Moore, ben si presta come chicca per aiutarci a mantenere i buoni e inevitabili propositi per il 2012.

Nel libro gli autori riportano una serie di recentissime ricerche neuroscientifiche sulle straordinario sistema di organizzazione del nostro cervello, traducendole quindi in consigli pratici di cui avvalersi nella quotidianità.

Tra i punti cardine del libro la tesi secondo cui il nostro cervello non sarebbe “progettato” per il multitasking ma al contrario per focalizzarsi beatamente e completamente su un singolo compito per volta: in questo modo il cervello avendo pieno e completo accesso alle proprie risorse avrebbe una grandissima potenzialità creativa e produttiva. Questa modalità sembra essere profondamente in contrasto con le nostre pratiche quotidiane e con le richieste del XXI secolo, secondo cui dobbiamo velocemente spostare il nostro focus da un compito all’altro, da un’e-mail, alla stesura di un testo a una telefonata e così via: il nostro cervello fatica a spostare le proprie risorse cognitive velocemente e ripetutamente da una cosa all’altra.

In questo mare dinamico di splitting attentivo continuo e di sovrastimolazione possiamo prendere però possesso del timone: gli autori suggeriscono diversi step chiamati “Rules of Order”: calma la frenesia (frenesia e ultrastimolazioni mettono a dura prova e stressano la corteccia prefrontale), metti tra parentesi (mettersi nelle condizioni di fermarsi e rivalutare nuovi stimoli in relazione alle proprie priorità), elabora e modella le informazioni flessibilmente verso previsioni realisitiche, e così via…Non resta che leggere e provare per dire addio alla distrazione… Buon 2012!

 

BIBLIOGRAFIA:

 

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Linda Confalonieri
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Redattrice di State of Mind

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