Arousal
Il termine indica lo stato di attivazione neurovegetativa dell’organismo ed è legato cambiamenti dell’assetto fisico e psicologico di ogni individuo. Sul piano fisico questo stato di attivazione coinvolge diversi sistemi biologici, quali sistema nervoso autonomo e sistema endocrino, e la sua intensità è misurabile attraverso specifici parametri (frequenza cardiaca, sudorazione corporea, pressione arteriosa, concentrazione di cortisolo,..), mentre sul piano psicologico orienta le nostre capacità di memoria, attenzione, presa di decisioni , espressione delle emozioni e messa in atto di comportamenti.
L’aumento o la diminuzione dell’attività neurovegetativa ci permette di perseguire i nostri bisogni o di fronteggiare situazioni di emergenza ed è quindi particolarmente coinvolta nelle scelte legate alla ‘sopravvivenza’ quali soddisfazione dei bisogni primari (fame, sete, sonno, attività sessuale,..) e risposte a stimoli percepiti come pericolosi (fuga, attacco, svenimento, blocco dell’azione).
L’organismo può prepararsi attraverso due opposte strategie, entrambe utili e adattive:
Iper-arousal: “stato di iper-vigilanza” che generalmente si manifesta con tachicardia, sudorazione eccessiva, respiro accelerato, agitazione fisica e motoria, tensione muscolare, tendenza all’azione, aumento delle capacità attentive, di memoria e decisionali (es: attacco, fuga, blocco dell’azione);
Ipo-arousal: “stato di accasciamento” che generalmente si manifesta con rallentamento del battito cardiaco, riduzione della pressione arteriosa, respiro lento, assenza di energie, ridotto tono muscolare, diminuzione delle capacità attentive, di memoria e di elaborazione ragionamento (es: svenimento).