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La relazione tra alimentazione ed esperienze sociali nei primi anni di vita

Uno studio ha dimostrato come i bambini prestino molta attenzione ai cibi che mangiano essi stessi e chi sta loro intorno allo stesso tavolo. 

Di Chiara Ajelli

Pubblicato il 29 Set. 2016

Secondo uno studio pubblicato all’interno di Proceedings of the National Academy of Sciences i bambini, durante il pasto prestano molta attenzione al cibo che viene mangiato dalle persone che stanno loro intorno, e soprattutto al cibo che loro stessi mangiano. Inoltre all’interno dello studio si parla di un crescente corpo di ricerca, il quale suggerisce che i bambini molto piccoli sono in grado di pensare in maniera sofisticata ai diversi spunti sociali che gli si presentano.

Lo studio

La ricerca ha evidenziato che i bambini, quando sono a tavola, fanno molto di più dell’apparente giocare con il biberon o con gli oggetti che trovano a portata di mano.

Gli autori hanno osservato che i bambini di 1 anno possiedono aspettative sulle persone che equivalgono a quelle che possiedono per il cibo, a meno che queste persone appartengano a diversi gruppi sociali o culturali (ad es. parlare una lingua differente). Come ha dichiarato Kinzler, una co-autrice dello studio, lo studio sottolinea quanto le nostre scelte alimentari siano strettamente collegate al nostro pensiero sociale.

[blockquote style=”1″]Nei primi anni di vita i bambini sono sensibili ai gruppi culturali. Quando i bambini vedono qualcuno mangiare, non stanno solo imparando a conoscere il cibo, ma imparano anche a conoscere chi mangia cosa con chi. Questo perché la capacità di formulare attribuzioni sulle persone come “uguale o diversa”, e “noi o loro” compare molto precocemente[/blockquote] ha dichiarato Kinzler.

Kinzler, Liberman, Woodward e Sullivan, hanno impostato una serie di studi in cui hanno mostrato a più di 200 bambini dell’età di 1 anno una serie di video raffiguranti persone che esprimevano pareri di simpatia o antipatia sugli alimenti. Quando i bambini vedevano due persone che parlavano la stessa lingua o che agivano come se fossero amici, i bambini si aspettavano che ai due protagonisti piacessero gli stessi cibi. Quando invece vedevano due persone che parlavano lingue diverse o che agivano come se fossero nemici, i bambini si aspettavano che ai due protagonisti piacessero cibi differenti.

Gli studi hanno approfittato di un fatto ben noto in psicologia dello sviluppo: i bambini prestano maggior attenzione ad azioni nuove o a cose che si discostano dalle loro aspettative generali del mondo.

Lo studio inoltre ha evidenziato che i bambini hanno un pensiero leggermente diverso quando si tratta di alimenti che li possono danneggiare. Quando i bambini vedevano una persona disgustata dal mangiare un determinato cibo, si aspettavano che anche la seconda persona sarebbe stata disgustata da quel cibo, anche nel caso in cui la seconda persona faceva parte di un gruppo sociale diverso. Ciò suggerisce che i bambini potrebbero essere particolarmente vigili relativamente alle informazioni sociali che potrebbero segnalare pericolo.

I ricercatori hanno inoltre scoperto che vi sono discrepanze tra i vari bambini relativamente a ciò che essi identificano come differenze culturali significative. Mentre per i bambini monolingue persone che parlano lingue diverse mangiano cibi differenti, per i bambini bilingue le persone che parlano lingue diverse potrebbero mangiare gli stessi cibi. Kinzler ha ipotizzato che questo avvenga in quanto i bambini bilingue potrebbero aver sperimentato una situazione simile in casa, dove sono presenti persone che parlano lingue diverse riunite intorno allo stesso tavolo.

Conclusioni

Pertanto è importante che i genitori tengano in considerazione il fatto che quando mangiano tutti insieme, i loro bambini li stanno osservando. Alimentare il proprio bambino con la dieta perfetta, mentre allo stesso tavolo genitori e amici si nutrono con del cibo spazzatura è piuttosto inutile, in quanto in quel momento il bambino sta imparando qualcosa sul cibo e sulle esperienze sociali delle persone che lo mangiano.

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