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Il binge drinking adolescenziale produce danni cerebrali permanenti

Bere alcol ha effetti negativi sullo sviluppo fisico dei percorsi neurali nella corteccia prefrontale, una delle ultime regioni del cervello a maturare

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 19 Nov. 2014

FLASH NEWS

Bere alcol ha effetti negativi sullo sviluppo fisico dei percorsi neurali nella corteccia prefrontale, una delle ultime regioni del cervello a maturare.

Il binge drinking in adolescenza può avere effetti duraturi sui circuiti cerebrali che sono ancora in via di sviluppo. A sostenerlo sono i ricercatori della University of Massachusetts Amherst e della Louisiana State University sulla base di uno studio condotto su un modello di bing-drinking adolescenziale effettuato sui roditori: il cervello di ratti adolescenti sembra infatti essere sensibile all’esposizione episodica all’alcol.

Questo è il primo studio a dimostrare che bere alcol ha effetti negativi sullo sviluppo fisico dei percorsi neurali nella corteccia prefrontale, una delle ultime regioni del cervello a maturare.

Negli esseri umani, l’esordio precoce del consumo di alcol è stato collegato a problemi di memoria, impulsività e un aumento del rischio di alcolismo in età adulta. Poichè l’adolescenza è un periodo in cui la corteccia prefrontale matura, è possibile che l’esposizione all’alcol possa alterare il corso dello sviluppo cerebrale.

La corteccia prefrontale è il centro del processo decisionale e regola le emozioni e gli impulsi. In particolare, i ricercatori hanno esplorato il danno fisico alle guaine mieliniche che avvolgono e isolano gli assoni, i “fili” che trasmettono le informazioni da un neurone all’altro. La mielina aumenta la velocità con cui gli impulsi elettrici viaggiano lungo gli assoni, migliorando l’elaborazione delle informazioni e le prestazioni cognitive.

Come gli adolescenti, i topi amano le bevande dolci e sono disposti a impegnarsi per ricevere questo premio premendo una leva in una scatola. Questo approccio ha sostenuto lo sviluppo di un circuito di rinforzo comportamentale e ha generato una quantità elevata di consumo volontario di alcol durante la prima fase dello sviluppo adolescenziale dei ratti. 
I ricercatori hanno esaminato la mielina alla fine del periodo di binge drinking adolescenziale e hanno scoperto che si era ridotta nella corteccia prefrontale.

In un secondo esperimento, hanno esaminato la mielina alcuni mesi più tardi e hanno scoperto che bere alcol ha causato una significativa perdita di materia bianca e danneggiamento della mielina nella corteccia prefrontale del topo adulto. Gli effetti dell’alcol sugli adolescenti erano paragonabili a quanto osservato dopo la dipendenza da alcol in età adulta. Questo dimostra che già nel cervello adolescente può essere accresciuta la sensibilità all’alcol.

I ricercatori sperano che le loro scoperte portino a nuove strategie terapeutiche nel trattamento dell’abuso di alcol e nuovi approcci per le famiglie e i professionisti che lavorano con gli adolescenti. Inoltre, i risultati di questo lavoro, concentrandosi sulla corteccia prefrontale, potrebbero aiutare a capire meglio la funzione della mielina e come deficit di mielina possono contribuire ad altre patologie psichiatriche associate con i danni prefrontali, come l’impulsività, la sindrome di Tourette e la schizofrenia.

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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