Secondo un nuovo studio pubblicato su Neuroimage il cambiamento dello spessore della corteccia del cervello sarebbe un fattore importante associato alla modificazione del quoziente intellettivo (QI) dei soggetti in età evolutiva.
“Spesso piccole differenze nei punteggi di QI si osservano quando i soggetti vengono testati due volte in un periodo di tempo. Tuttavia, in alcuni casi si osservano cambiamenti drammatici nei punteggi QI “ha commentato Sherif Karama, uno degli autori dello studio e professore di psichiatria alla McGill University. “Questi cambiamenti drammatici sono generalmente attribuiti a errori di misurazione piuttosto che a segnali di reali cambiamenti nelle capacità cognitive“.
Nell’umano la corteccia cerebrale comincia a diradarsi già dopo l’età di cinque o sei anni come parte del normale processo di invecchiamento. Lo studio in questione ha coinvolto 188 bambini e adolescenti per un periodo di due anni. I soggetti sono stati sottoposti sia a risonanza magnetica strutturale che al test di intelligenza.
Dai risultati è emerso che nell’arco di un periodo di 2 anni:
– soggetti con un significativo aumento del QI non presentavano l’assottigliamento corticale naturalmente previsto;
– soggetti con punteggi QI rimasti stabili avevano un normale assottigliamento corticale atteso;
– soggetti con una significativa diminuzione del QI presentavo un’ importante e maggiorata diminuzione dello spessore corticale.
La ricerca dunque è rilevante non solo e non tanto perché dimostra che il QI di ciascun individuo non è necessariamente stabile, ma soprattutto che è correlato a specifiche variazioni anatomiche a carico dello spesso della corteccia cerebrale.
ARGOMENTI CORRELATI:
INTELLIGENZA – QI – NEUROSCIENZE – NEUROPSICOLOGIA
BIBLIOGRAFIA:
- Miguel Burgaleta, Wendy Johnson, Deborah P. Waber, Roberto Colom, Sherif Karama. Cognitive ability changes and dynamics of cortical thickness development in healthy children and adolescents. NeuroImage, 2014; 84: 810 DOI: 10.1016/j.neuroimage.2013.09.038