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I geni della visione negativa del mondo. Genetica & Psicologia

Genetica -il colore delle lenti attraverso cui guardiamo il mondo ha a che fare con alcune variazioni genetiche.

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 24 Ott. 2013

– FLASH NEWS-

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Secondo un nuovo studio della University of British Columbia, il colore delle lenti attraverso cui guardiamo il mondo ha a che fare con variazioni genetiche che predispongono alcuni, ma non altri,  a vedere il mondo in termini negativi.

Il gene in questione è una variante del gene ADRA2B, che influenza l’ormone e neurotrasmettitore noradrenalina e che svolge un ruolo nella formazione di memorie emozionali; il nuovo studio dimostra che la variante ADRA2B gioca anche un ruolo nei processi percettivi individuali.
200 soggetti hanno partecipato allo studio in cui sono stati esposti a parole positive, negative e neutre, in rapida successione.

I partecipanti con la variante del gene ADRA2B erano più suscettibili degli altri nel percepire le parole negative; entrambi i gruppi invece erano più sensibili alle parole positive piuttosto che a quelle neutre.

Questa predisposizione genetica, spiega Todd, autore dello studio, induce le persone a una selezione di elementi negativi nell’ambiente circostante.

Ulteriori ricerche esploreranno questo fenomeno tra i gruppi etnici: si ritiene infatti che più della metà dei caucasici abbiano la variante ADRA2B che invece è significativamente meno diffusa in altre etnie; per esempio, un recente studio ha rilevato che solo il 10 % dei ruandesi possiede tale variante nel suo corredo genetico.

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GENETICA & PSICHEPSICOLOGIA CROSSCULTURALE

 

 

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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