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Spiare gli ex su Facebook. La tendenza al Controllo e le conseguenze

Questo controllo, compulsivo, determina una forte intrusione relazionale che aumenta l'angoscia dopo la rottura e prolunga lo struggimento per l'ex partner

Di Francesca Fiore

Pubblicato il 25 Ott. 2013

 

 

Facebook spiare ex - Immagine: © Victor Katikov - Fotolia.comFacebook, con oltre 900 milioni di utenti attivi , è il più popolare social network al mondo.

Tutti hanno un profilo su faccialibro, ottima copertina pubblicitaria e vetrina di cose pubbliche e private. Ma cosa ci spinge ad utilizzare Facebook?

Tendenzialmente, serve per tenersi in contatto con amici e conoscenti, nuovi e vecchi, e per sbirciare tra le loro cose. E se tra gli “amici”  fossero presenti fidanzati attuali e pregressi? Beh, in quel caso comincia lo spionaggio! Effettivamente, chi non ha mai controllato cosa faceva un ex su faccialibro?

Forse, a tutti è capitato di farlo, anche più di una volta! E, dopo averlo fatto, ci siamo, indignati, dispiaciuti, incuriositi, arrabbiati, entrati in competizione con eventuali nuove fiamme.

 

Facebook è uno strumento ottimo per venire in possesso di notizie, visto l’accesso alle informazioni altrui in maniera anonima, ma pericoloso, perchè continuando a controllare incessante l’ennesimo post dell’ex non ci concediamo la possibilità di operare un taglio netto con il passato.

Così, ogni giorno siamo lì a controllare e ricontrollare, magari nella vaga e flebile speranza possa esserci qualcosa che rimanda approssimativamente alla nostra persona, o in relazione all’idilliaco rapporto ormai finito. Ed ecco che le speranze continuano a essere vive e l’emozione continua a crescere e il ricordo non muore. Si vive nell’attesa, ma di cosa? Di qualcosa non meglio definito ed è proprio la mancanza di definizione che spinge al controllo.

Questa forma di controllo, compulsivo, determina una forte intrusione relazionale che aumenta  l’angoscia dopo la rottura e prolunga lo struggimento per l’ex partner.

Per esempio , guardando delle foto è possibile rinvigorire il desiderio per l’ex partner, e la voglia di rivivere sensazioni e momenti trascorsi insieme. Ahimè, non sempre va così bene, quando compaiono foto con nuovi partner, le emozioni negative prendono il soppravvento e ci troviamo coinvolti in un vortice melanconico-competitivo avente come conseguenza una tendenza accresciuta verso il controllo della bacheca dell’ex.

Quindi, in qualche modo si ottiene un blocco relazionale e si rimane fissi al momento della rottura del rapporto e la nostalgia e il desiderio per la persona non sono vividi ricordi, ma diventano l’emozione corrente dominate della giornata.  Tutto questo è acuito quando si ha una scarsa possibilità di accesso alle informazioni, perchè meno cose sono note più si diventa famelici di informazioni, e si è li a pendere dalle labbra dell’ultima notifica che ci si appresta a leggere repentinamente.

Ad ogni modo, meno informazioni si riescono ad attingere online, più la curiosità aumenta, più il controllo prende il sopravvento e ci troviamo ancora una vota di fronte al nostro computer sperando di trovare, non si sa cosa, nelle pagine di amici di amici.

Ma, audite audite madame e messeri, se si mantenesse in qualche modo una sorta di amicizia facebookiana è stato dimostrato che dopo il primo impatto emotivo, determinato dall’esposizione alle emozioni che derivano dal venire a conoscenza di cose non sempre piacevoli, l’intensità del sentimento diminuisce e le informazioni pubblicate in bacheca non sono considerate più così intrusive, una sorta di esposizione graduale all’evento/persona traumatico.
Al contrario, ex partner con i quali non si è più in contatto possono rimanere avvolti in alone di mistero che porta all’auto-alimentazione del circolo vizioso del controllo.

Di fatto, guarire da una perdita è un processo lungo e doloroso fatto di recupero ed elaborazione di emozioni negative da integrare in maniera narrativa alla storia personale vissuta con questa persona.

Così, rimanendo amici di Facebook è possibile beneficiare del processo di recupero della rottura e delle emozioni negative derivanti e pian piano elaborarle per poi crescere in relazioni diverse .
In definitiva, tenere sotto controllo qualcuno tramite Facebook non porta a dei benefici, come erroneamente si pensa, pensieri fallaci derivanti da un errato problem solving, ma costituisce il problema stesso che prende il posto del problema reale, ovvero la fine della relazione.

Facebook, controindicazioni: usare a piccole dosi!

 

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PSICOLOGIA DEI NEW MEDIA 

AMORE E RELAZIONI SENTIMENTALI

 

BIBLIOGRAFIA:

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