– FLASH NEWS –
I soggetti che erano stati indotti a pensare che i volti ambigui esprimevano gioia e non rabbia riportavano in misura minore pensieri di aggressività, e nei giorni successivi una minore incidenza di comportamenti aggressivi.
Un nuovo studio pubblicato su Psychological Science ha indagato la relazione tra il riconoscimento emotivo in espressioni facciali ambigue e la presenza di pensieri e comportamenti aggressivi in un campione di adolescenti considerati ad alto rischio di atti aggressivi e in un campione di controllo.
LEGGI ANCHE ARTICOLI SU: ESPRESSIONI FACCIALI
Favorire il riconoscimento della gioia in espressioni ambigue (inducendolo a livello sperimentale) avrebbe portato ad una diminuzione dei punteggi self-report di rabbia percepita e aggressività in entrambi i gruppi coinvolti nello studio.
Lo stratagemma sperimentale usato per promuovere l’inferenza di emozioni positive è molto semplice: dopo avere chiesto di riconoscere espressioni volutamente ambigue scegliendo tra due possibili risposte, gli sperimentatori comunicavano ai soggetti sperimentali che in realtà i volti appena visti esprimevano gioia.
Dallo studio è emerso che i soggetti che erano stati indotti a pensare che i volti ambigui esprimevano gioia e non rabbia riportavano in misura minore pensieri di aggressività, e nei giorni successivi una minore incidenza di comportamenti aggressivi.
LEGGI ANCHE ARTICOLI SU: VIOLENZA
Secondo i ricercatori dunque i meccanismi di processamento ed elaborazione di stimoli emotigeni giocherebbero un ruolo chiave nell’insorgenza e nel mantenimento dei comportamenti aggressivi.
LEGGI:
VIOLENZA – ESPRESSIONI FACCIALI
BIBLIOGRAFIA:
- Merch 27, 2013. Seeing Happiness in Ambiguous Facial Expressions Reduces Aggressive Behavior, Association for Psychological Science.