– Rassegna Stampa –
Psicologia e Alimentazione: nuove ricerche correlano l’assunzione di acidi grassi trans con comportamenti aggressivi e irritabilità.
un nuovo studio condotto dai ricercatori della University of California, San Diego School of Medicine mette ancora una volta sotto accusa l’effetto dell’assunzione di acidi grassi trans (dTFAs ) e gli attribuisce importanti conseguenze a livello dell’umore e del comportamento. Gli acidi grassi trans sono principalmente il prodotto del processo di idrogenazione, che serve a dare consistenza e solidità a temperatura ambiente agli oli insaturi; oli e grassi così idrogenati vengono quindi abbondantemente impiegati nella preparazione di margarine, snack dolci e in molti prodotti spalmabili comunemente in commercio. Gli effetti negativi dei dTFAs sulla salute sono già stati ampiamente evidenziati, a carico del sistema cardiovascolare, nella risposta insulinica e nei processi metabolici, ossidativi e infiammatori.
La ricerca in questione, che ha coinvolto quasi 1000 persone tra uomini e donne, fornisce invece la prima evidenza empirica che collega i dTFAs a comportamenti negativi verso terzi, che vanno dall’irritabilità alla franca aggressione. La squadra di UC San Diego per analizzare il rapporto tra dTFAs e irritabilità-aggressività ha raccolto informazioni sulla dieta di base dei partecipanti allo studio e ha incrociato i dati con quelli derivanti da un indagine comportamentale in cui sono state raccolte informazioni sulla storia di vita “di aggressività”, le modalità individuali di conflitto e auto-valutazioni sulla propria impazienza e irritabilità, così come è stata somministrata una scala che misurasse i comportamenti apertamente aggressivi attuati recentemente; altri dati come il sesso, l’età, il livello di istruzione, e l’uso di alcool o tabacco sono stati considerati. Gli acidi grassi trans non solo sono risultati significativamente associati con maggiore aggressività, ma addirittura si sono dimostrati i migliori predittori di comportamenti aggressivi rispetto ad altri fattori considerati e già noti come predittori di comportamenti aggressivi. Beatrice Golomb, a capo della ricerca, raccomanda una volta di più di “evitare di mangiare grassi trans, e di escluderli dall’alimentazione delle istituzioni come scuole e carceri, dato che gli effetti nocivi dei grassi trans possono estendersi al di là la persona che li consuma e avere conseguenze negative anche verso gli altri”.
BIBLIOGRAFIA:
- Golomb BA , Evans MA , White HL , Dimsdale JE (2012) Trans Fat Consumption and Aggression. PLoS ONE 7(3): e32175.doi:10.1371/journal.pone.0032175 SCARICA IN PDF