L’attacco di panico è un improvvisa manifestazione di intensa paura in assenza di un reale pericolo, accompagnata da sintomi somatici (tachicardia, intensa sudorazione, fame d’aria, tremore) e cognitivi (paura di impazzire, di perdere il controllo, paura di morire). Generalmente raggiunge rapidamente l’apice ed è di breve durata (di solito 10 minuti o meno).
Caratteristica essenziale dell’Attacco di Panico è la sensazione di perdita di controllo su se stessi e sulla situazione. Spesso si ha la paura di morire, di avere un infarto o di impazzire. Ulteriore caratteristica associata a questo disturbo è il forte desiderio di fuggire dal luogo in cui si sta manifestando l’attacco. Il disagio generato dagli attacchi è spesso accompagnato da vergogna e timore che il malessere sia percepito dalle altre persone favorendo un immagine di sé “debole”.
Il carattere improvviso degli attacchi e la loro relativa imprevedibilità, porta spesso le persone aventi questo disagio a sentirsi particolarmente deboli e vulnerabili, condizione che porta spesso a un cambiamento significativo della vita.
Esistono tre tipi caratteristici di Attacchi di Panico:
1) Inaspettati (non provocati): in cui non è possibile associare l’esordio dell’attacco con un fattore scatenante preciso;
2) gli Attacchi di Panico causati dalla situazione (situazionali): in cui l’attacco si manifesta quasi inevitabilmente durante l’esposizione al fattore scatenante;
3) gli Attacchi di Panico sensibili alla situazione sono simili a quelli situazionali, ma a differenza dei primi non sono invariabilmente associati allo stimolo e non si manifestano necessariamente subito dopo l’esposizione.