– Rassegna Stampa –
Le emozioni di ansia e paura sono spesso confuse, tuttavia, gli studi sulle reazioni difensive nei roditori, in condizioni naturali, suggeriscono che l’ansia sia funzionalmente distinta dalla paura. Un gruppo di ricercatori dell’Institute of Psychiatry (IOP) al King’s College di Londra hanno, per la prima volta nell’uomo, identificato l’espressione facciale dell’ansia, distinguendola da quella di paura.
L’espressione di un volto ansioso comprenderebbe una “scansione” visiva dell’ambiente circostante per la valutazione del rischio imminente, e sembra essere associata a situazioni minacciose in cui il rischio è ambiguo e poco chiaro. Contrariamente la paura, e la relativa espressione facciale, compaiono in situazioni in cui il pericolo è chiaramente definito.
Questi risultati suggeriscono che l’espressione del viso ansioso nell’uomo – guizzo degli occhi e rotazione della testa, come nei roditori – serve ad aumentare la raccolta di informazioni e conoscenza dell’ambiente potenzialmente pericoloso attraverso l’espansione del campo visivo e di quello uditivo. Questa reazione sembra avere una componente sia funzionale che sociale, infatti oltre a facilitare una rapida valutazione dell’ambiente circostante, permette di comunicare agli altri il nostro stato emotivo.
La ricerca è stata pubblicata questa settimana sul Journal of Personality and Social Psychology.
BIBLIOGRAFIA:
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Perkins, Adam M.;Inchley-Mort, Sophie L.;Pickering, Alan D.;Corr, Philip J.;Burgess, Adrian P.; (2012); A facial expression for anxiety.Journal of Personality and Social Psychology, Jan 9 , 2012, No Pagination Specified. doi: 10.1037/a0026825