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Uomini alle prese con le emozioni di altri uomini: quali differenze tra il vedere un uomo o una donna esprimere emozioni?

Uno studio pubblicato sul numero di dicembre di Emotion analizza le attivazioni cerebrali di uomini e donne in risposta a fotografie di persone di genere maschile e femminile che esprimono emozioni: sembrerebbe che gli uomini utilizzino maggiormente l’emisfero cerebrale destro per riconoscere le emozioni espresse da volti maschili rispetto a quando si trovino alle prese con le stesse emozioni espresse da donne.

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 19 Dic. 2011

Aggiornato il 02 Feb. 2015 11:53

–  Rassegna Stampa –

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze PsicologicheUno studio pubblicato sul numero di dicembre di Emotion analizza le attivazioni cerebrali di uomini e donne in risposta a fotografie di persone di genere maschile e femminile che esprimono emozioni: sembrerebbe che gli uomini utilizzino maggiormente l’emisfero cerebrale destro per riconoscere le emozioni espresse da volti maschili rispetto a quando si trovino alle prese con le stesse emozioni espresse da donne.

L’autore dello studio, che ha coinvolto un centinaio di soggetti, Qazi Rahman della Queen Mary’s School of Biological and Chemical Sciences, afferma: “Uomini cui venivano mostrate emozioni di gioia, tristezza e rabbia espresse a livello facciale da altri uomini, presentavano attivazioni cerebrali esclusivamente a carico dell’emisfero destro, mentre utilizzavano entrambi gli emisferi quando venivano loro presentate volti di donne che esprimevano emozioni”.

In particolare, le risposte neurali più intense si sono rilevate quando agli uomini venivano presentate espressioni facciali maschili di collera e sorpresa; questo potrebbe essere spiegato da una maggiore propensione a cogliere indizi di allerta o minaccia in altri uomini rispetto a quando espresse da donne.

La ricerca pone nuove sfide a due principali teorie riguardanti le attivazioni cerebrali legate al riconoscimento emotivo: i risultati disconfermano da una parte la teoria secondo cui l’emisfero destro è esclusivamente implicato nel riconoscimento di tutte le emozioni, dall’altra la teoria che sostiene che le emozioni positive sarebbero elaborate dall’emisfero destro e le negative da quello sinistro. Dai dati di questo lavoro, emerge l’importanza di superare queste semplificazioni e di prendere in considerazione dettagli non irrilevanti quali il genere sia di chi è chiamato a riconoscere un’emozione sia del volto che esprime quell’emozione, nonché le rispettive concordanze, per definire le funzioni di emisfero destro e sinistro nel processo di riconoscimento emotivo.

 

BIBLIOGRAFIA:

 

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