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Classe sociale e compassione

I ricercatori di Berkeley hanno dimostrato che individui di classi socioeconomiche più basse sono più propensi a riconoscere i segnali di disagio e più veloci nell’esprimere compassione rispetto ai loro compagni di classi sociali superiori.

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 29 Dic. 2011

– Rassegna Stampa –

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze PsicologicheI ricercatori di Berkeley hanno dimostrato che individui di classi socioeconomiche più basse sono più propensi a riconoscere i segnali di disagio e più veloci nell’esprimere compassione rispetto ai loro compagni di classi sociali superiori.

La studio ha coinvolto 148 studenti della University of California Berkeley e ha evidenziato come individui con background socioculturale più basso riportavano più spesso sentimenti di compassione rispetto ai loro coetanei di classi sociali superiori. Al di là dei dati self-report, i ricercatori hanno monitorato anche le variabili psicofisiologiche, quali la frequenza del battito cardiaco, in 64 studenti mentre guardavano video emotivamente “carichi”, come per esempio famiglie alle prese con un bambino ammalato di cancro. E’ stato riscontrato che mentre entrambi i gruppi reagivano in modo simile dal punto di vista psicofisiologico a video emotivamente neutri, di fronte a video altamente emotigeni gli studenti appartenenti a classi socioeconomiche più basse mostravano un pattern di risposta psicofisiologica specifica definita “calmante” (caratterizzata da una decelerazione del battito cardiaco), una modalità tipica che si riscontra nel momento in cui ci si prepara a prendersi cura di un’altra persona.

Anche in un terzo esperimento in cui gli studenti a coppie simulavano un colloquio di lavoro, i ragazzi di classi socioeconomiche più basse sentivano che i loro competitors erano particolarmente a disagio e riportavano un maggior grado di compassione rispetto ai ragazzi delle upper classes. In qualche modo quindi il contesto affettivo esperienziale legato a classi socioeconomiche più basse favorirebbe un maggiore livello di compassione, e cioè di considerazione e comprensione della sofferenza e del benessere dell’altro.

 

BIBLIOGRAFIA:

Stellar, J. E., Manzo, V. M., Kraus, M. W., Keltner, D. (2011). Class and compassion: Socioeconomic factors predict responses to suffering. Emotion, Dec, no pagination specified.

 

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