Si festeggia la caduta del sovrano Berlusconi, ma comunque si percepisce il bisogno di una guida, se non di un capo. Il problema di Berlusconi non è stato affatto il suo potere, ma la sua anarchia. Come altrimenti spiegare l’ammirazione discreta per Napolitano che serpeggia e cresce nell’opinione pubblica? Ora lui appare il timoniere, se non il vincitore. Destino imprevedibile per Napolitano. Per decenni figura importante eppure in fondo irrilevante nel PCI. Era il leader dei cosiddetti miglioristi, i riformisti del PCI visti con perenne sospetto dai militanti. I miglioristi non erano accettati dall’ortodossia di partito, perfino dopo lo strappo con i sovietici di Berlinguer…CONTINUA su Affaritaliani.
Napolitano: la metamorfosi del coniglio bianco
