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Un fattore genetico regola la durata del sonno

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 29 Nov. 2011

-Rassegna Stampa –

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze PsicologicheLa leggenda/la storia narra che a napoleone bastassero non più di quattro ore di sonno a notte. …come evitare i sensi di colpa per coloro cui dieci ore di sonno sono il minimo per sentirsi ben riposati? Anzitutto, la durata del nostro sonno è influenzata da diversi fattori, tra cui l’età, il genere, e da un caratteristico “cronotipo”, gufo o allodola. Ma non basta. Un team di ricercatori guidati da Till Roenneberg e Karla Allebrandt dell’Università di Monaco, ha recentemente identificato la prima variante genetica che avrebbe un effetto significativo proprio sulla durata del sonno. Più di 4000 persone di sette paesi europei sono state coinvolte nello studio; dalle analisi dei dati comportamentali e genetici è emerso che individui con due copie di una specifica variante comune del gene ABCC9 generalmente dormono per un periodo di tempo più breve rispetto a individui con due copie della variante alternativa. Il gene in questione codifica per una specifica proteina che a sua volta svolgerebbe una funzione regolatoria dei canali di potassio nelle membrane cellulari. Quindi niente sensi di colpa se non avete un sonno napoleonico!

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Linda Confalonieri
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Redattrice di State of Mind

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