Questo articolo è pubblicato su affaritaliani.it il giorno 3-10-2011
Le notizie dagli Stati Uniti lasciano perplessi. Le agitazioni degli indignati davanti Wall Street. Il presidente Obama pessimista sulla sua rielezione per la crisi economica. La crisi stessa. Insomma, concluso il grande periodo di sviluppo economico da Reagan a Clinton, l’esplosione finale con Bush jr. sembra aver lasciato macerie. Eppure questo quadro depressivo non è esauriente. L’egemonia culturale americana e anglo-sassone continua la sua marcia. Marcia a volte inclusiva e accogliente, altre volte arrogante. Leggendo, ad esempio, le ultime righe di un articolo di Simon Kuper sul Financial Times… Continua a leggere su Affari Italiani.