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Gli indignati di Wall Street non convincono. Ma la colpa è solo degli americani

Di Giovanni Maria Ruggiero

Pubblicato il 03 Ott. 2011

Aggiornato il 05 Mar. 2012 18:28

Questo articolo è pubblicato su affaritaliani.it il giorno 3-10-2011

english © asiln - Fotolia.comLe notizie dagli Stati Uniti lasciano perplessi. Le agitazioni degli indignati davanti Wall Street. Il presidente Obama pessimista sulla sua rielezione per la crisi economica. La crisi stessa. Insomma, concluso il grande periodo di sviluppo economico da Reagan a Clinton, l’esplosione finale con Bush jr. sembra aver lasciato macerie. Eppure questo quadro depressivo non è esauriente. L’egemonia culturale americana e anglo-sassone continua la sua marcia. Marcia a volte inclusiva e accogliente, altre volte arrogante.  Leggendo, ad esempio, le ultime righe di un articolo di Simon Kuper sul Financial TimesContinua a leggere su Affari Italiani.

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Giovanni Maria Ruggiero
Giovanni Maria Ruggiero

Direttore responsabile di State of Mind, Professore di Psicologia Culturale e Psicoterapia presso la Sigmund Freud University di Milano e Vienna, Direttore Ricerca Gruppo Studi Cognitivi

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