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Reykjavik si è dimostrata ospitale. Piccola capitale del nord, la sua estate corrisponde a un terso inizio di aprile italiano con qualche crudeltà metereologica. Case basse dipinte di bianco e tutte con giardino come si usa al nord. Una lunga strada costeggiata di pub ospita una vita notturna brilla ma apparentemente priva delle esagerazioni alcoliche di altri paesi freddi. Molti pub avevano una saletta per ballare al piano di sopra salendo le scale, ma con finestre sulla strada che impedivano la claustrofobia di altre discoteche d’occidente. Nel 2012 a Ginevra.