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Lo sporco rende felici

Di Francesca Fiore

Pubblicato il 08 Lug. 2011

Aggiornato il 03 Ott. 2011 16:06


Respirare lo sporco fa bene! Non è uno scherzo, ma semplicemente il frutto di una ricerca del Sage Colleges a Troy di New York, dove è stato scoperto un micobatterio capace di influenzare il nostro organismo. Il suo nome è Mycobacterium Vaccae, si trova nei terreni di campagna, nello sterco di vacca e nella sporcizia in genere, e viene facilmente inalato o ingerito perché trasportato dall’aria. Questo batterio sarebbe capace di stimolare il cervello inducendolo a produrre serotonina. Secondo la ricerca, l’inalazione del batterio avrebbe delle conseguenze positive sui livelli serotoninergici  dell’organismo, sull’apprendimento e l’intelligenza. L’esperimento è stato condotto su alcune cavie, nella cui dieta sono stati inseriti i batteri. Il gruppo di topi esposti all’effetto del batterio sono riusciti ad orientarsi in un labirinto a velocità doppia -apprendimento repentino!- e hanno meno ansia rispetto al gruppo di controllo. Come ulteriore controprova, in un secondo momento la dieta delle cavie del primo gruppo è stata modificata togliendo il supplemento del batterio, e i ricercatori hanno verificato un peggioramento significativo delle prestazioni in coincidenza del cambiamento attuato: deperimento cognitivo.

La ricerca degli scienziati statunitensi è scaturita da uno studio precedente di colleghi inglesi che aveva evidenziato in alcuni pazienti malati di tumore un netto miglioramento della condizione psicologica a seguito dell’esposizione del Mycobacterium vaccae. Secondo gli studiosi della Bristol University, il batterio stimola il sistema immunitario attivando i neuroni che producono serotonina, con l’effetto di un miglioramento dell’umore e una riduzione dei livelli di ansia, proprio come fanno alcuni antidepressivi in commercio.

Lo studio, dunque, fa supporre che il batterio agisca positivamente sull’ansia, migliori le capacità d’apprendimento, e -addirittura- agisca anche come un antidepressivo naturale. Sarebbe auspicabile valutare se inserire, nei programmi scolastici, attività all’aria aperta, in ambienti dove questo microrganismo è presente, con l’obiettivo di ridurre l’ansia degli allievi e migliorare lo studio. Le potenzialità del batterio, sono quelle di stimolare il cervello e facilitare l’apprendimento diminuire l’ansia e migliorare l’umore, gli scienziati dunque sono convinti che respirare per più tempo aria di campagna possa rivelarsi più efficace di un antidepressivo. Quindi, da oggi più felici e più intelligenti grazie ad un batterio dello sporco.

Barcat, J.A. (2011). Mycobacterium vaccae and intelligence. Sensationalism and propaganda in press releases. Medicina, 71, 186-188.

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