expand_lessAPRI WIDGET

L’acido gamma-idrossibutirrico (GHB) – Introduzione alla Psicologia

GHB è un acido grasso a catena corta presente naturalmente nel nostro organismo, produce effetti simili all'ecstasy; da qui il nome "droga da stupro".

Di Francesca Fiore

Pubblicato il 08 Mar. 2018

L’acido gamma-idrossibutirrico, più comunemente GHB, è un acido grasso a catena corta presente naturalmente nel nostro organismo e, in generale, in quello di tutti i mammiferi. 

Realizzato in collaborazione con la Sigmund Freud University, Università di Psicologia a Milano

 

Il GHB è principalmente concentrato nell’ipotalamo, nei gangli basali, nei reni, nel cuore, nei muscoli e nelle masse grasse. Produce effetti simili all’ecstasy, ovvero disinibizione, aumento della sensibilità al tatto, diminuzione dell’ansia, predisposizione all’apertura verso l’altro, riduzione della capacità di reagire alle aggressioni e alle violenze. Questo lo rende la droga ideale da mettere nel bicchiere dell’eventuale vittima per approfittare della sua condizione psicofisica, da qui il nome “droga da stupro”.

Storia

Il GHB è stato sintetizzato per la prima volta nel 1874 da Alexander Mikhaylovic Zaytsev, professore ordinario di chimica all’Università di Kazan e studioso della sintesi delle alcoli.

Nel 1960 il GHB fu nuovamente sistematizzato da Henry Laborit, uno dei principali farmacologi del Novecento e autore degli effetti antipsicotici della cloropromazina. Laborit mentre valutava le possibili applicazioni farmacologiche dell’acido gamma-ammino-butirrico (GABA), neurotrasmettitore endogeno a effetto sedativo ed ansiolitico, notò l’incapacità di questa sostanza di attraversare la barriera ematoencefalica e penetrare nel cervello.

Nel cercare di risolvere questo problema, Laborit ottenne il GHB, avente effetto sedativo ed anestetico.

Nel 1963 fu dimostrata la presenza del GHB nel cervello dell’uomo, in quanto sostanza prodotta naturalmente nel sistema nervoso centrale e nel 1982 si individuarono la presenza di recettori specifici per il GHB nel cervello. La sostanza isolata da Laborit era, dunque, un neurotrasmettitore usato normalmente dalle cellule cerebrali nei processi di trasmissione nervosa.

Nel 1966 si dimostrava che il GHB incrementa il livello cerebrale di dopamina, principale meccanismo alla base dell’abuso di droghe e delle dipendenze. Di conseguenza, il GHB era un possibile farmaco utilizzabile per sopprimere il consumo volontario di alcol etilico e per gestire la crisi d’astinenza.

Inoltre, tale sostanza minimizza gli effetti dell’alcol sul sistema nervoso centrale, senza essere tossica e per questo la terapia con il GHB per gli alcolisti è simile a quella con il metadone per la dipendenza da eroina.

Effetti del GHB

Il GHB è una sostanza con effetti che variano da persona a persona. Anche se assunto in piccole dosi potrebbe avere esiti inaspettati e differenti da quelli preventivati.

In generale, gli effetti cominciano a distanza di circa 5-10 minuti dall’ingestione e durano da 1 a 3 ore circa.

A basse dosi, 1-2 gr equivalenti ad un cucchiaino di polvere, presenta effetti molto simili a quelli degli alcolici, come disinibizione, piacere diffuso, rilassamento e tranquillità, sensualità, euforia ed eloquio fluente.

A dosi più elevate provoca intontimento, perdita di coordinazione dei movimenti, convulsioni, forte sonnolenza e narcosi che si manifesta con un sonno comatoso e attività onirica, che può durare anche fino a 24 ore.

Il GHB induce anche disinibizione, aumento della sensibilità tattile, aumento della capacità erettile nei maschi e una maggiore sensibilità al momento dell’orgasmo.

Il GHB  può produrre un effetto simile al “dopo sbronza” e si presenta al mattino seguente l’assunzione della sostanza, anche se in misura meno forte e spiacevole di quella causata dall’abuso di alcol.

Fra gli effetti avversi conosciuti si segnalano forti attacchi di nausea, vomito, confusione e difficoltà muscolari. Nei casi più gravi sono state osservate convulsioni, collasso e coma. In particolare l’interazione con alte dosi di alcool è molto pericolosa e può anche condurre alla morte per arresto respiratorio.

Consumo

Il GHB è presente sotto forma di liquido o di polvere bianca inodore e ha un sapore tendente al salato. Esso è contenuto in bottigliette di plastica, anche se in polvere bianca, da bere disciolto in un liquido. In campo medico è usato come anestetico chirurgico, per stimolare la produzione dell’ormone della crescita, per la cura della alcool-dipendenza e come coadiuvante del parto per le sue proprietà rilassanti e anti-spasmodiche.

Esso è anche usato come stimolante anche nello sport e per questo è inserito tra i farmaci  dopanti.

Dipendenza e astinenza

La potenzialità tossicomanigena del GHB è determinata dal fatto che crea:

  • Dipendenza fisica, si sviluppa quando è assunto regolarmente e gli effetti causati dalla sospensione dell’assunzione possono includere allucinazioni, insonnia, ansietà, tremori, sudorazione, irascibilità, dolori intercostali e rigidità, dolori ai muscoli ed alle ossa, sensibilità agli stimoli esterni, disforia, e noia. Questi effetti collaterali scompaiono generalmente dopo circa 20 giorni a seconda dell’uso;
  • Dipendenza psicologica che porta alla creazione di una serie di meccanismi volti alla ricerca imminente dall’assunzione dell’ennesima dose.

A oggi, non è noto se l’uso cronico di GHB causi danni permanenti all’organismo. Infatti, test eseguiti sui ratti cui è stato somministrato GHB cronicamente non hanno evidenziato danni a particolari organi o tessuti.

Utilizzo

Il GHB agli inizi degli anni ’90 era molto diffuso in discoteca e successivamente venne usato nei rave party. In seguito, è stato molto utilizzato anche in casi di violenza sessuale, visti i suoi effetti inibitori ed euforici, da qui il nome “droga da stupro”.

Il GHB, inoltre, ha cominciato a diffondersi anche nelle palestre, divenendo rapidamente popolare presso gli sportivi come sostanza dopante per la sua attività stimolatoria sugli ormoni della crescita.

L’abuso attuale di GHB rappresenta un preoccupante fenomeno associato a un mercato non legato di gamma-butirrolattone (GBL) o di 1,4-butanediolo (1,4-BD), solventi industriali facilmente reperibili, che possono essere utilizzati sia come precursori per la sintesi del GHB nei laboratori casalinghi, sia essere assunti direttamente e trasformati in maniera molto rapida dall’organismo in questa molecola.

 

Realizzato in collaborazione con la Sigmund Freud University, Università di Psicologia a Milano

Sigmund Freud University - Milano - LOGORUBRICA: INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA

Si parla di:
Categorie
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
I motivi per studiare la psicologia - Introduzione alla psicologia
I motivi per scegliere di studiare psicologia – Introduzione alla psicologia

Gli studi di psicologia permettono di acquisire una serie di competenze diverse che variano dal comportamento osservato alla fisiologia del cervello.

ARTICOLI CORRELATI
Microdosing ipotesi sull'utilizzo di allucinogeni a fini terapeutici
Leccare rospi per stare meglio. Gli allucinogeni in psicoterapia o come autoterapia funzionano?

In passato gli allucinogeni avevano creato grandi aspettative in campo medico: oggi si sta valutando il microdosing cioè l'assunzione di piccolissime dosi

Medicina per la coscienza (2022) di Françoise Bourzat - Recensione
Medicina per la coscienza (2022) di Françoise Bourzat – Recensione

"Medicina per la coscienza" offre una visione differente dei disturbi mentali e apre alla possibilità di utilizzare sostanze stupefacenti nel trattamento

WordPress Ads
cancel