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Come ansia e senso di colpa influenzano la tua lista delle cose da fare

È nelle situazioni in cui ci si sente emotivamente in conflitto che l’ansia prende il sopravvento convincendoci di non avere tempo necessario per fare tutto

Di Veronica Iazzi

Pubblicato il 01 Apr. 2015

Aggiornato il 25 Mag. 2015 13:04

FLASH NEWS

La chiave per raggiungere con successo gli obiettivi della nostra lista di cose da fare, risiede nell’essere consapevoli dell’energia che possiamo investire per ciascuno dei nostri progetti, grandi o piccoli che siano. Dobbiamo concedere tanta attenzione ad ogni progetto, senza sensi di colpa o rimorso.

Avete un elenco delle cose da fare? La vostra lista sembra non finire? A tutti sarà successo almeno una volta di aver appuntato una serie di cose da fare come “mandare mail”, “comprare gli ingredienti per l’insalata” che poi finiscono a far parte della lista di domani. Siamo sicuri che il non aver adempiuto le attività prefissate e il rimandarle siano dati dalla mancanza di tempo? Potremmo aver pensato anche che il tempo di un giorno è troppo poco.

Uno studio pubblicato sul Journal of Marketing Research, dà notizie incoraggianti per coloro che come noi sentono di non aver fatto proprio tutto come ci si era promessi.

Gli autori sostengono che non è la mancanza di tempo che non consente di fare tutto ma una sorta di riequilibrio emotivo. Nello specifico se si scomponessero  tutti gli item segnati nella lista di cose da fare in minuti o ore, probabilmente si troverebbe che, in termini di durata, si potrebbe fare tutto in questa settimana.

Potrebbe per esempio accadere che in quei 45 minuti rimandi  lo yoga a domani sera, quindi hai intenzione di stare a casa perché ti senti emotivamente vuoto, o peggio, oppure ti senti in colpa perché potresti usare quel tempo a scrivere e mandare  il tuo c v. o peggio che i soldi che stai spendendo in lezioni di yoga potrebbero essere più utili per comprare nuove tende per la stanza dei tuoi bambini?

Secondo gli autori, è nelle situazioni come queste in cui sei emotivamente in conflitto che l’ansia prende il sopravvento facendoti credere di non avere tempo necessario per fare tutto.

Alcune emozioni, in particolare provare sensi di colpa per il modo in cui spendiamo il nostro tempo o provare paura per un eventuale perdita di denaro, generano uno stress tale da far sentire la pressione del tempo più di quanto effettivamente sia. Questa pressione per il tempo può avere molte conseguenze negative come la difficoltà a dormire e la depressione.

Se la gente si concedesse una pausa per respirare o una forma di evasione dalla fonte di stress affrontandola con luce più positiva, si potrebbe godere del tempo in modo più felice e salutare.

Per lo studio, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di elencare i compiti che potrebbero impegnare del tempo considerevole e poi immaginare di completare questi compiti. Quando i partecipanti sentivano che certe attività erano in conflitto con altre (anche solo emotivamente o economicamente), l’ansia aumentava  per cui sentivano di essere più a corto di tempo.

Gli autori notarono che l’ansia aumentava in presenza di un conflitto, sia in situazioni in cui in realtà si riscontrava una carenza di tempo, sia in situazioni in cui il tempo a disposizione era sufficiente.

La chiave, dunque, per raggiungere con successo gli obiettivi della nostra lista di cose da fare, risiede nell’essere consapevoli dell’energia che possiamo investire per ciascuno dei nostri progetti, grandi o piccoli che siano. Dobbiamo concedere tanta attenzione ad ogni progetto, senza sensi di colpa o rimorso.

I ricercatori hanno suggerito ai partecipanti della ricerca due semplici strategie utili per ridurre i sentimenti di pressione dati dalle scadenze e dal tempo a disposizione: respirare lentamente e ricanalizzare alcuni sentimenti di stress lavorativo in emozioni più produttive come l’eccitazione. Entrambe le tecniche hanno aiutato i partecipanti a sentirsi meno prigionieri del tempo.

Gli autori concludono suggerendo di guardare con attenzione ad ogni elemento della nostra lista subito dopo averla stilata e chiedersi quanta energia emotiva sarebbe necessaria per ciascuno di essi.

Il tutto si potrebbe fare decidendo di non sentirsi in colpa. Ad esempio, se volessimo mettere da parte 20 minuti domani per piegare la biancheria,  dovremmo dedicarci completamente a farlo, pensando che si sta facendo qualcosa di valore ed evitando di impiegare la nostra energia pensando a cosa si potrebbe fare in alternativa.

 

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Veronica Iazzi
Veronica Iazzi

Dottoressa Magistrale in Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia

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