expand_lessAPRI WIDGET

I 5 motivi per cui leggerete questo post – Psicologia & Comunicazione

Le 5 ragioni scientifiche per il quale le liste sono una tentazione irresistibile: come sono diventate la regola d'oro della pubblicazione sul web

Di Ilaria Cosimetti

Pubblicato il 23 Gen. 2014

 

 

I 5 motivi per cui leggerete questo postCari internauti perdonatemi ma non ho potuto fare a meno di tentare di ingaggiarvi nella lettura di questo post attraverso un titolo di questo tipo. Quante altre volte del resto vi siete ritrovati a leggere articoli titolati in modo simile?!

Sia che si tratti di contenuti seri, semiseri o sfacciatamente goliardici, chi scrive sul web non sembra infatti poter fare a meno di ricorrere a titoli presentati sotto forma di lista. C’è chi addiritura fa dell’ironia a proposito, immaginando notizie della cronaca passata riscritte secondo lo stile attuale. Sulle pagine dei giornali di allora leggeremmo  titoli come “Le 9 atrocità naziste che ti faranno perdere ogni fiducia nell’umanità” o ancora “I 6 sopravvisuti al Titanic che avrebbero dovuto morire”.

Questa volta però sarà diverso perché il mio intento è proprio quello di spiegarvi come mai questa scelta stilistica è diventata una moda dilagante soprattutto nel panorama delle pubblicazioni web.

Ecco dunque le 5 ragioni scientifiche per cui siete stati catturati dal titolo di questo post.

1.La salienza grafica del numero.

Il nostro sistema visivo, bombardato da numerossisimi stimoli, si lascia catturare da quel qualcosa che presenta notevoli differenze rispetto a ciò che lo circonda.

Così, se mentre esploriamo una rivista cartacea alla ricerca di contenuti di nostro interesse, lo facciamo secondo ritmi dettati dallo sfogliare le pagine, la consultazione dei contenuti web risulta molto più frenetica e la nostra attenzione visiva si sofferma solo su ciò che ha la capacità di emergere dalla mischia. Se si tratta quindi di dover scegliere tra un articolo ed un altro, la presenza di grafemi numerici nel titolo di uno di essi può essere sufficiente a decretare il vincitore.

2. La capacità delle liste di semplificarci la vita.

Ce lo dice la neuroscienza, siamo più bravi a processare informazioni organizzate in elenchi piuttosto che distribuite in tradizionali paragrafi. Ciò consente non solo una più immediata comprensione dei contenuti, risparmiandoci buona parte della fatica mentale di concettualizzare e categorizzare, ma anche un loro più puntuale recupero dalla memoria in un secondo momento. Ciò che insomma un titolo in formato lista promette è un insieme di informazioni pronte ad un facile consumo.

Non è forse più comodo bersi una spremuta aprendo un tetrapack piuttosto che spremere mezzo chilo di arance per gustarne un misero bicchiere?!

3. La rassicurante consapevolezza di una fine.

Spesso ci si ritrova a consultare il web tra una cosa e l’altra, durante una pausa in ufficio, mentre si fa colazione o seduti sul water. Imbattersi nella lettura di articoli dall’imprecisata lunghezza non è la scelta più consona a tali circostanze. Un titolo che garantisce di soddisfare la nostra curiosità in pochi punti si adatta più facilmente a fugaci letture ma anche a tutte quelle situazioni in cui ci ritroviamo a dover interrompere la lettura per poi riprenderla in un secondo momento, se per esempio sentiamo incombere il capo dietro le spalle, se ci cade della marmellata sulla tastiera o se ci accorgiamo che la carta igienica è finita.

4. Questione di stile.

La ricerca ha dimostrato che i lettori prediligono titoli che si dimostrano sia capaci di anticipare le informazioni contenute nell’articolo, sia in grado di farlo attraverso una veste creativa. Un titolo originale e accattivante non ha semplicemente la capacità di suscitare curiosità e interesse ma invoglia alla lettura dell’intero articolo.

5. La naturale tendenza all’organizzazione spaziale.

Avete mai pensato come mai quando fate la lista della spesa non lo fate attraverso la tradizionale scrittura in riga ma preferite ricorrere ad elenchi? Organizzare l’informazione nello spazio è una strategia che consente alla nostra mente una più facile rievocazione dei contenuti. Semmai vi capitasse di dimenticare la lista a casa, l’aver organizzato le parole in un foglio offrirebbe un utile suggerimento per il recupero mnemonico.

Ricevere informazioni già organizzate in elenchi è in buona sostanza come farsi servire su un piatto d’argento.

L’esperienza positiva di lettura che ne deriva costituisce la premessa per indirizzare le nostre scelte future verso articoli dalle caratteristiche sopra citate, dando vita ad un circolo vizioso auto-rinforzante.

Dunque aspirante giornalista d’assalto o umile blogger della domenica sappilo: non importa saper scrivere bene se non sai titolarlo con astuzia!

 

LEGGI ANCHE:

LINGUAGGIO & COMUNICAZIONE TECNOLOGIA E PSICOLOGIA – PSICOLOGIA DEI NEW MEDIA

COMUNICAZIONE: PRIMA LA BRUTTA O LA BELLA NOTIZIA?

 

BIBLIOGRAFIA:

Si parla di:
Categorie
ARTICOLI CORRELATI
WordPress Ads
cancel