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Il Terapeuta Consapevole di Daniel Siegel (2013) – Recensione

Il Terapeuta Consapevole: mantiene il focus sul terapeuta, inteso sia come persona in relazione che come professionista della salute mentale e della cura.

Di Irene Giardini

Pubblicato il 26 Nov. 2013

 

Recensione del Libro:

Il Terapeuta Consapevole

Guida per il terapeuta al Mindsight e all’integrazione neurale

Daniel Siegel

Istituto di Scienze Cognitive Editore, 2013

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Il Terapeuta Consapevole  Guida per il terapeuta al Mindsight e all’integrazione neurale D.J. Siegel Istituto di Scienze Cognitive Editore, 2013 - copertina

Un libro che, pagina dopo pagina, mantiene il focus sul terapeuta, sul clinico inteso sia come persona in relazione che come professionista della salute mentale e della cura.

Le nostre librerie sono piene di manuali, di protocolli, di libri di auto aiuto da dare ai pazienti, di libri pieni di tecniche e strumenti, ma non sono tanti i libri che “si prendono cura dei curanti”, ed è proprio in questa cornice che emerge “Il terapeuta consapevole”, libro di D.Siegel edito dall’Istituto di Scienze Cognitive.

Un libro che, pagina dopo pagina, mantiene il focus sul terapeuta, sul clinico inteso sia come persona in relazione che come professionista della salute mentale e della cura. Mi piace immaginare questo libro come una lunga conversazione sul significato dell’essere terapeuta. Un dettagliato manuale sulla mente di chi aiuta le menti degli altri a crescere in maniera più armonica e funzionale. Un libro che offre diverse strategie esperienziali per lo sviluppo della “vista mentale”: capacità di percepire e dare forma al flusso di energia e informazioni che ci attraversano, e il Mindsight affinché si dia corpo a relazioni empatiche efficaci.

I contenuti di questo libro sono stati suddivisi in 15 capitoli, legati tra loro da un unico fil rouge: “essere terapeuti consapevoli”. Il lettore e il terapeuta potrebbero porsi questa domanda: “Qual è la parte essenziale che giochiamo nella relazione con l’altro per facilitare un miglioramento e la crescita della mente dell’altro, del nostro paziente?” E potrebbero ricevere una risposta nelle pagine di questo libro.

Un’altra riflessione importante che nasce dalla lettura, e nella lettura, di questo libro è che essere un terapeuta consapevole ci invita a portare integrazione e armonia nelle nostre vite mentre ci prendiamo cura delle vite e delle menti degli altri. Diventa poi normale chiedersi cosa significhi e in che accezione venga utilizzato il termine Mindfull: e allora partiamo dall’assunto che un terapeuta Mindfull è un terapeuta che integra gli aspetti consci, creativi e contemplativi della coscienza.

Essere Mindfull è uno stato di consapevolezza che ci permette di essere flessibili e recettivi e di avere presenza, fattore cruciale nel darci resilienza per affrontare le sfide che giorno dopo giorno ci sorprendono. Essere presente momento per momento, presenti e creativi.

L’autore pone l’accento sulle tecniche utili per poter sviluppare la Mindsight, un’abilità che stabilizza la lente percettiva attraverso cui si arriva a sentire il flusso di energia ed informazioni dentro noi e in relazione agli altri, fino ad arrivare alle terapie efficaci per stimolare l’attivazione e la crescita neuronale verso uno stato maggiormente integrato.

Il Dottor Siegel accompagna il lettore, passo dopo passo, alla scoperta della consapevolezza e all’importanza dell’integrazione. E, seguendo il cammino tracciato capitolo per capitolo, andiamo a vedere i contenuti e le skills necessarie per diventare un terapeuta Mindfull.

PRESENZA: il modo in cui siamo “saldi a noi stessi”, consapevoli nel momento presente, aperti agli altri e alla relazione; l’autore ci guida in alcuni esercizi di Mindfulness per allenare la nostra capacità di essere nel qui ed ora.

SINTONIZZAZIONE: partendo dal fatto che una comunicazione viene fatta tra due persone quando si inviano dei segnali, essere sintonizzati significa seguire pienamente il messaggio che riceviamo o che inviamo senza essere condizionati da distorsioni cognitive, bias e euristiche di pensiero. La sintonizzazione diventa fondamentale per il terapeuta: essere aperto a cogliere tutte le informazioni che arrivano dall’altro, non perdendo nulla di quello che il paziente ci vuole dire. Sintonizzazione come primo passo dell’alleanza terapeutica.

RISONANZA: in questo capitolo si parlerà di come, grazie alla presenza e alla sintonizzazione, il paziente si “senta sentito” dal terapeuta. Questa consapevolezza porta con sé la soddisfazione di un bisogno innato e profondo: quello di sentirsi al sicuro e di essere visti dall’altro.

FIDUCIA: La risposta “fisiologica” al sentirsi in risonanza, sentendosi cioè visti e al sicuro, fa sì che si aprano le porte all’altro, si crei uno spazio di apertura e fiducia, ed è in questo spazio che si possono creare le condizioni per stimolare la crescita della mente propria e dell’altro. In questo capitolo il dottor Siegel ci aiuta a comprendere come questo senso di apertura e fiducia nell’altro sia guidato da specifici circuiti neurali, che definiscono in qualche modo il nostro comportamento sociale.

VERITÀ: il cambiamento avviene quando abbiamo la possibilità di basarci sulle cose per quello che veramente sono; con la presenza, la sintonizzazione e la fiducia abbiamo preparato il terreno perché questo avvenga. Ragionare insieme, paziente e clinico, su come poter affrontare la realtà per quella che è, senza forzature impossibili rispetto al desiderato, fare i conti con quello che si ha.

TRIPODE: grazie a questa metafora visiva, supporto a tre piedi della lente della macchina fotografica, l’autore ci porta a vedere da un nuovo punto di vista la nostra mente. È in questo capitolo che Siegel ci illustra la mindsight e ci suggerisce alcuni esercizi utili per il clinico, per vedere la mente con più chiarezza e profondità.

TRICEZIONE: in questo capitolo si parla del triangolo del benessere: mente, cervello e corpo. Centrali rimangono la capacità di vedere il mondo interno con sempre maggiore chiarezza e trovare nuovi motori di cambiamento.

TRACKING: il percorso che creiamo con i nostri pazienti in terapia è un percorso che va verso il benessere della persona, che passa nelle prime fasi della relazione attraverso il continuo e costante monitoraggio del flusso di energia e dell’informazione che passano da uno all’altro. Il monitoraggio diventa la porta per la consapevolezza, consapevolezza del triangolo del benessere mente, cervello e corpo, che prepara la strada per l’integrazione. Sappiamo che un individuo integrato è un individuo in armonia.

TRATTI: la psicoterapia è cambiamento e crescita, tuttavia ognuno di noi nasce con dei tratti persistenti. In questo capitolo vengono sinteticamente passati in rassegna i pattern comportamentali che dall’infanzia si sviluppano sino alla vita adulta.

TRAUMA: in questo capitolo si vedrà nel dettaglio come gli eventi traumatici nella nostra vita vadano ad incidere negativamente sulla nostra capacità di adattarsi flessibilmente alla realtà; e allora il processo di cura e di risoluzione del trauma può essere inteso come l’integrazione degli elementi disconnessi nella memoria implicita.

TRANSIZIONE: quando le persone arrivano in terapia portano con sé i loro disagi e le loro difficoltà, spesso sono “ingabbiate” in pattern di vita disfunzionali, da cui non riescono a liberarsi. Spesso sono pattern di vita pieni di caos e rigidità. Il processo terapeutico, attraverso la relazione, si pone l’obiettivo di portare il soggetto all’integrazione neurale traghettandolo verso il benessere. Il passaggio dal caos all’integrazione non è sempre facile o lineare e occorrono fasi di transizione: di questo Siegel ci parla in questo capitolo.

TRAINING: la mente è come un muscolo e, in quanto tale, deve essere allenato. Così com’è necessario tenere allenato il nostro corpo per preservarlo e accompagnarlo nell’invecchiamento, così in questo capitolo ci viene fornito una possibile via di training per la nostra mente, un training per la presenza mentale e la Mindsight, così da mantenere attive le reti sinaptiche del nostro cervello.

TRASFORMAZIONE: in questo capitolo si affronta il tema della neuroplasticità promossa dalla consapevolezza. Vengono presi in esame i nove domini di integrazione e come questi possano essere visti come processi di trasformazione e integrazione, che determinano il funzionamento della nostra mente, del nostro cervello e del nostro corpo.

TRANQUILLITÀ: l’integrazione neurale promuove la coerenza nella nostra mente e noi ci sentiamo connessi, empatici, in armonia, aperti, impegnati, recettivi. Il concetto di integrazione ha in sé un sistema flessibile e adattivo che porta il soggetto in una condizione che potremmo chiamare di tranquillità. In questo capitolo ci vengono date diverse strategie e modalità per raggiungere questo stato.

TRASPIRAZIONE: questa parola significa “respirare con”; in questo capitolo il dottor Siegel ci aiuta a comprendere come sia possibile respirare attraverso i diversi domini di integrazione, che esploreremo in noi stessi come terapeuti e nella relazione terapeutica nei nostri pazienti. Qui l’autore si è focalizzato su come sentirsi, e cosa significa, parte di un tutto interdipendente; questo ci permette di vedere il potente ruolo che abbiamo nell’aiutare gli altri, partendo dal prenderci cura di noi stessi , stando in modo empatico e compassionevole in una relazione autentica.

Alla fine di questa immaginaria passeggiata, di questa profonda riflessione sulla mente, il cervello e le relazioni umane, appare evidente quanto il successo di una terapia derivi della capacità di entrare in connessione con il proprio paziente, quanto la capacità del terapeuta di essere Mindfull e di prendersi cura della relazione terapeutica stessa sia un fattore favorente il buon esito della terapia.

Buona lettura!

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