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Cooperazione & Egoismo: Qual è la tendenza naturale dell’uomo?

Cooperazione & Egoismo: Cosa ci spinge al bene comune? Cosa è istintivo, la cooperazione o pensare innanzitutto a sé stessi?

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 02 Ott. 2012

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Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Cooperazione & Egoismo: Cosa ci spinge al bene comune? Cosa è istintivo, la cooperazione o pensare innanzitutto a sé stessi?

 

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Cosa ci spinge a mettere il bene comune davanti a quello personale? Cosa è istintivo, la tendenza a cooperare o quella a pensare innanzi tutto a sé stessi? Un gruppo di ricercatori di Harvard ha cercato di capirlo e ha scoperto che la prima naturale tendenza sia verso la cooperazione, ma che fermarsi a riflettere incoraggi risposte egoistiche.  

La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati su Nature, ha coinvolto migliaia di partecipanti che hanno giocato al “gioco dei beni pubblici”, in cui “io” è contro “noi”. I soggetti sono stati riuniti in piccoli gruppi e posti di fronte ad una scelta: ciascuno avrebbe potuto scegliere se tenere i soldi ricevuti, o metterli in un fondo comune, che crescendo avrebbe garantito vantaggi a tutto il gruppo. 

Lo scopo della ricerca era capire se il primo impulso dell’individuo fosse verso la cooperazione o, al contrario, di tipo egoistico.

La compassione da cosa è determinata?. - Immagine: © DAN - Fotolia.com
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Per scoprirlo i ricercatori hanno innanzitutto stimato in quanto tempo le decisioni venissero prese, scoprendo che i più veloci avevano più probabilità di contribuire al bene comune. Successivamente hanno costretto i partecipanti ad accelerare il processo di scelta o, al contrario, a rallentarlo incoraggiando la riflessione; anche in questa circostanza chi decide più velocemente tende ad essere più cooperativo, mentre chi si ferma a riflettere è meno generoso. 

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Infine, i ricercatori hanno testato la loro ipotesi, manipolando la prosepettiva dei partecipanti. Hanno chiesto ad alcuni di pensare ai benefici di una risposta intuitiva prima di scegliere la quantità di denaro con la quale contribuire. Altri invece sono stati invitati a riflettere sui vantaggi di una valutazione ponderata e cauta. Ancora una volta, l’intuito ha promosso la cooperazione, e la riflessione ha avuto la conseguenza opposta.

“Nella vita quotidiana, generalmente è nel nostro interesse essere cooperativi”, ha detto David Rand. “Così abbiamo interiorizzato la cooperazione come il modo appropriato di comportarci. Se venissimo a trovarci in ambienti insolitamente privi di rinforzi positivi come la reputazione o negativi come le sanzioni, la nostra prima reazione sarebbe quella di continuare a comportarci come facciamo di solito. Se però ci fermassimo a riflettere ci renderemmo conto che questa è una di quelle rare situazioni in cui essendo egoisti potremmo farla franca”.

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“Nel corso di milioni di anni, abbiamo sviluppato la capacità di cooperazione”, spiega Martin Nowak. “Questi esperimenti psicologici esaminano i motivi che spingono alla cooperazione su un lasso di tempo più breve, dell’ordine di pochi secondi. Entrambe le prospettive sono essenziali in quanto ci troviamo ad affrontare problemi globali che richiedono una cooperazione su vasta scala. Abbiamo bisogno di capire da dove viene la cooperazione storicamente e il modo migliore per farlo accadere qui e ora”

A differenza di molti studi di psicologia, che utilizzano un piccolo numero di studenti universitari, questi esperimenti hanno testato migliaia di persone da tutto il mondo utilizzando Amazon Mechanical Turk, un online labor market che sta diventando uno strumento sempre più comune  nella ricerca in scienze sociali.

 

 

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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