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Laurea Vs Terza media: possibile l’affinità di coppia tra due persone con netta differenza d’istruzione?

Tali differenze sembrano essere superabili perchè ciò che forma le basi solidi di una coppia riguarda ciò che si cerca nell’altro che diviene insostituibile

Di Chiara Carlucci

Pubblicato il 24 Apr. 2015

Ciò che forma le basi solide di una coppia è riconducibile a ciò che uno dei due partner cerca nell’altro; o a cosa l’altro possiede di cui diviene impossibile farne a meno. E se la differenza di istruzione, con il passare del tempo, potrebbe in qualche modo sulla coppia pesare, allora diverrà opportuno riflettere su quegli elementi che sopperiscono a tale diversità.

Due persone: un uomo e una donna, legati affettivamente, sono sposati o semplicemente fidanzati. Insomma, una coppia. Due individui che condividono qualcosa, hanno un legame. Ma…uno dei due ha la laurea, l’altro no, ha solo la licenza media inferiore. Prendiamo per esempio una coppia dei giorni nostri, due coetanei, sulla trentina. Uno lavora e guadagna da quando non aveva ancora raggiunto la maggiore età, è autonomo da tempo, svolge un lavoro che non richiede una grande capacità di concentrazione, ma che comporta una fatica fisica. Non vi sono in lui grandi ambizioni lavorative, piuttosto un desiderio di autonomia, che determina una buona motivazione e un impegno in attività che gli consentano di portare avanti le proprie mansioni con tenacia.

L’altro, di contro, dopo il diploma ha seguito una strada all’insegna dei libri. Ha studiato, si è laureato e magari sta continuando a studiare per perfezionarsi. Dopo la scuola dell’obbligo ha intrapreso un percorso, prettamente teorico, dove le difficoltà non riguardavano il guadagnare per vivere, bensì collezionare traguardi mediante lo svolgimento di esami, frequentazione di congressi e partecipazione a ricerche, con la speranza di emergere tra tanti e diventare qualcuno.

Entrambi hanno affrontato e superato prove. Degli esami di vita sicuramente complessi in ambedue i casi, ma con differenze nette: uno dei due si è trovato a scontarsi con ostacoli più concreti, è entrato più velocemente in quella dura “vita di tutti i giorni”, in cui “si tira per campare”. Ma l’altro certo ha affrontato altri scogli. Seppur mantenuto dalla famiglia ha dovuto impegnarsi per raggiungere gratificanti traguardi, seminando per un buon futuro. E mentre uno legge, apprende, immagazzina concetti teorici in attesa di metterli in pratica, il tutto spendendo soldi che gli consentano questo, l’altro lavora, apprende nuovi concetti solo lavorandoci a contatto diretto, poca teoria ma tutta pratica, e al contempo si guadagna lo stipendio. Insomma, due persone che hanno avuto due vite totalmente differenti.

Due soggetti così potrebbero mai stare insieme? Per rispondere a questa domanda sono opportune specifiche riflessioni.
Se due persone stanno insieme è perché in qualche modo condividono qualcosa. Due persone, anche se molto diverse, sicuramente avranno un qualcosa in comune.

Ma questa netta disparità di scolarizzazione consentirà loro di diventare una “coppia”, magari con una stabilità nel tempo?

I frequenti divorzi che hanno interessato l’Italia nell’ultimo periodo hanno stimolato una serie di ricerche per l’identificazione delle cause a riguardo (Arosio, 2004). Sembrerebbe che sia proprio la “diversità” tra i due a far naufragare la coppia.
Tra le cause più frequenti troviamo la differenza d’età, che porta con sé la conseguenza relativa al fatto che i coniugi hanno poi esigenze diverse, e differenti energie. Anche la lontananza geografica tra i due, magari dovuta al lavoro di uno dei partner, appare un valido motivo di separazione. E sembrerebbe che anche il cosiddetto “bagaglio culturale” abbia la sua rilevanza in una relazione sentimentale. Due persone che hanno un titolo di studio del medesimo livello pare che comunichino in maniera molto più adeguata, non solo per la complessità del lessico utilizzato, ma soprattutto perché vi sarebbe un’affinità nella scelta degli argomenti di conversazione (Donati, 2011).

Letta in questi termini sembrerebbe quindi che gli opposti si respingano. Ma queste considerazioni sono un po’ riduttive se non si tiene conto anche del versante opposto a quello appena discusso, ossia: perché due persone stanno insieme? Al giorno d’oggi i fattori culturali e socio – economici non impongono più grossi limiti nella scelta del partner come invece accadeva tempi addietro (Lalli, 1999).

Sicuramente all’inizio ci si sceglie per un qualsiasi motivo di attrazione reciproca, per poi conoscersi meglio e rendere la relazione stabile nel tempo. E questa stabilità nel tempo pare sia dovuta sicuramente in parte a delle affinità tra i due che reggono in piedi la coppia, ma al contempo anche ad un soddisfacimento dei propri bisogni, che talvolta potrebbe corrispondere a qualcosa che ad uno dei due manca; e quindi il partner, con la sua diversità, in un certo modo sopperisce a questa mancanza.

“I simili si prendono” si sente spesso dire. Ciò in parte è vero, soprattutto se si attribuisce importanza alla comunicazione che viene ad instaurarsi nella coppia. Infatti due persone che hanno avuto un simile stile di vita sicuramente incontreranno pochi ostacoli e minori incomprensioni a livello comunicativo rispetto a due soggetti con disparità socio – culturale. Stesso livello di istruzione potrebbe corrispondere a “capirsi più velocemente”. Inoltre potrebbe esservi una similarità di interessi tra due persone con analogo titolo di studio (Olson, 2009).

Ma al contempo, osservando le coppie stabili di tutti i giorni, ci troviamo spesso di fronte a persone che sono tra loro molto più simili di quanto possono all’apparenza mostrare. Ad esempio due soggetti con un lavoro (e relativo titolo di studio) estremamente diverso possono somigliarsi per il medesimo carattere (il quale potrebbe essere impulsivo, tenace, paziente); oppure vi è una condivisione degli stessi valori; o ancora una similarità negli interessi, i quali esulano dal livello di istruzione.
Alla luce di queste considerazioni, e ritornando così alla domanda esposta nel titolo, ne viene fuori che la risposta è affermativa.

Ciò che forma le basi solidi di una coppia è riconducibile a ciò che uno dei due partner cerca nell’altro; o a cosa l’altro possiede di cui diviene impossibile farne a meno. E se la differenza di istruzione, con il passare del tempo, potrebbe in qualche modo sulla coppia pesare, allora diverrà opportuno riflettere su quegli elementi che sopperiscono a tale diversità; se in qualche modo vi sono dei fattori che “vincono” su di essa, e che costituiscono le vere fondamenta di una relazione.

Essere uguali non è necessario per stare insieme. Talvolta basta un piccolo legame (con una certa valenza) ad impedire alla coppia di “scoppiare”.

 

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BIBLIOGRAFIA:

  • Arosio L. (2004). Gli opposti si respingono? Scelte di coppia e stabilità coniugale in Italia. Roma: Aracne Editrice. DOWNLOAD
  • Donati P. (2011). La Relazione di Coppia Oggi. Una Sfida per la Famiglia. Trento: Erickson.
  • Lalli N. (1999). La coppia: formazione e crisi”, Manuale di Psichiatria e Psicoterapia, vol. 2, Napoli: Liguori Editore.
  • Olson D. H. (2009). Couple Checkup: Tuning Up Relationships. Journal of Couple & Relationship Therapy, n. 8, pp 129 – 142. DOWNLOAD
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