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Attaccamento disorganizzato.

Quando la figura che dovrebbe fornire protezione è essa stessa fonte di pericolo e di minaccia, si sviluppa attaccamento disorganizzato.

Di Valentina Davi

Pubblicato il 02 Feb. 2012

Aggiornato il 27 Ago. 2014 14:49

Psicopedia - Immagine: © 2011-2012 State of Mind. Riproduzione riservata Definizione di Attaccamento Disorganizzato.

Bowlby definisce attaccamento la tendenza innata a cercare la vicinanza protettiva di un membro della propria specie quando si percepisce un pericolo.

Quando la figura che dovrebbe fornire protezione in caso di pericolo è essa stessa la fonte di pericolo e di minaccia, si sviluppa quello che viene definito attaccamento disorganizzato.

Il bambino si trova nella situazione paradossale di dover chiedere protezione proprio a chi lo sta minacciando, di doversi allontanare dalla fonte minacciosa e al contempo avvicinarvisi alla ricerca di rassicurazione. Ciò non permette al bambino di sviluppare una rappresentazione coerente di Sé, dell’Altro e della Relazione con l’altro. Inoltre contribuisce allo sviluppo di un deficit nella capacità di regolazione delle emozioni nonché di un deficit delle funzioni metacognitive, cioè della capacità di attribuire agli altri intenzioni, pensieri, emozioni, desideri in modo da attribuire un significato al loro comportamento.

 

 

BIBLIOGRAFIA: 

  • Bowlby J (1999) [1982]. Attachment. Attachment and Loss Vol. I (2nd ed.). New York: Basic Books. 
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Valentina Davi
Valentina Davi

Coordinatrice di redazione di State of Mind

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