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Disturbi del comportamento alimentare – Definizione Psicopedia

Si parla di disturbo del comportamento alimentare quando una persona mostra un'estrema riduzione o aumento del consumo di cibo e preoccupazioni per il peso.

Di Redazione

Pubblicato il 05 Feb. 2015

 LE DEFINIZIONI DI PSICOPEDIA

Psicopedia - Immagine: © 2011-2012 State of Mind. Riproduzione riservata

Un disturbo del comportamento alimentare è caratterizzato dagli estremi. È presente quando una persona presenta gravi disordini nel comportamento alimentare, come un’estrema riduzione del cibo che consuma o un’alimentazione eccessiva, o sensazioni di forte stress o preoccupazioni per il peso o la forma.

Una persona con un disturbo alimentare potrebbe avere iniziato semplicemente mangiando una quantità di cibo inferiore o superiore rispetto al solito, ma a un certo punto, l’impulso a mangiare di meno o di più aumenta senza controllo.

Cosa sono i disturbi del comportamento alimentare?

  • I disturbi del comportamento alimentare sono gravi problemi psicologici. Sono trattabili, e prima una persone intraprende il trattamento di cui ha bisogno più ci sono possibilità di una buona guarigione.
  • I disturbi del comportamento alimentare non sono scelte, manie o fasi che passano. I disturbi alimentari sono gravi e possono essere fatali.
  • I disturbidel comportamento alimentare possono essere riconosciuti da uno schema persistente di alimentazione non sana o da un comportamento alimentare che può causare problemi di salute e/o disagio emotivo e sociale.
  • Le tre categorie formali di disturbi alimentari sono anoressia nervosa, bulimia nervosa, e disturbo alimentare non altrimenti specificato (DANAS). I DANAS includono diversi tipi di disturbi alimentari, compresi i comportamenti di eliminazione senza le abbuffate, i comportamenti che soddisfano alcuni ma non tutti i criteri di anoressia o bulimia nervose, e il comportamento di masticare cibo e poi sputarlo. Il disturbo da alimentazione incontrollata rientra ufficialmente nella categoria DANAS ed è connotato da episodi di abbuffate ricorrenti in assenza di comportamenti di compensazione.
  • Anche se esistono linee guida ufficiali che i professionisti della salute utilizzano per definire il tipo di alimentazione del soggetto, i comportamenti alimentari non sani si presentano su un continuum. Anche se una persona non soddisfa i criteri formali per un disturbo alimentare, potrebbe comunque avere comportamenti alimentari non sani che sono causa di un forte disagio e che potrebbero danneggiare la sua salute sia fisica che psicologica.
  • I disturbi del comportamento alimentare sono complessi e sono influenzati sia da fattori genetici che ambientali (per es., la spinta alla magrezza, traumi, etc.). I disturbi alimentari non sono semplicemente causati dai valori di magrezza della cultura occidentale, anche se questi fattori sono presenti.

Chi potrebbe soffrirne?

  • Chiunque potrebbe soffrirne. I disturbi alimentari non discriminano per sesso, età o origine etnica. Possono essere riscontrati in entrambi i sessi, in tutti i gruppi di età, e in una grande varietà di ambienti etnici e culturali in tutto il mondo. Tuttavia, esistono gruppi che presentano un maggiore rischio di sviluppare disturbi alimentari.
  • I disturbi alimentari sono più comuni tra le donne, ma si presentano anche tra gli uomini. Il disturbo da alimentazione incontrollata è presente circa allo stesso modo tra le femmine e tra i maschi.

Quanto sono comuni i disturbi alimentari?

  • I disturbi del comportamento alimentare compaiono con la maggiore frequenza durante l’adolescenza o la prima età adulta, ma possono anche svilupparsi durante l’infanzia o nella tarda età adulta. Le donne e le ragazze hanno maggiori probabilità dei maschi di sviluppare un disturbo alimentare, ma anche i ragazzi e gli uomini possono presentare qualsiasi tipo di disturbo alimentare.
  • Anoressia nervosa: tra lo 0.3 e l’1% delle giovani donne sono anoressiche (il che rende l’anoressia diffusa quanto l’autismo).
  • Bulimia nervosa: dall’1 al 3% delle giovani donne presenta bulimia nervosa.
  • Disturbo da alimentazione incontrollata: circa il 3% della popolazione presenta questo disturbo. 
  • Tra il 4% e il 20% delle giovani donne presenta schemi alimentari non sani come stare a dieta, mettere in atto comportamenti di eliminazione e abbuffarsi.
  • Attualmente, circa una giovane donna su 20 nella popolazione generale ha un disturbo alimentare.

Quanto sono devastanti i disturbi alimentari?

  • Per le donne con un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, i disturbi alimentari sono tra le prime quattro cause di disagio in termini di anni di vita persi a causa della morte o di disabilità.
  • In tutti i disturbi del comportamento alimentare la qualità della vita è gravemente compromessa.
  • Le conseguenze sulla salute come l’osteoporosi (ossa fragili), complicazioni gastrointestinali, e problemi dentali sono danni significativi sia economici che di salute nel corso della vita.
  • L’anoressia nervosa ha uno dei più alti tassi di mortalità complessivi tra tutti i disturbi psichiatrici. Il rischio di morte è tre volte più alto rispetto alla depressione, alla schizofrenia o all’alcolismo e 12 volte più alto di quello presente nella popolazione generale.
  • In generale, un’identificazione e un trattamento precoci sono associati a una maggiore probabilità di guarigione.

 

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