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Attenzione e Iperattività

L’attenzione è un processo cognitivo che permette di selezionare alcuni stimoli ambientali, ignorandone altri. Da un punto di vista evolutivo, si tratta di un meccanismo estremamente utile ai fini della sopravvivenza dell’uomo in quanto consente di organizzare le informazioni provenienti dall’ambiente esterno, in continuo mutamento, e di regolare di conseguenza i processi mentali.

L’iperattività, o ipercinesia infantile, si riferisce invece a un disturbo neurobiologico a carico della corteccia pre-frontale e dei nuclei della base, una serie di strutture sottocorticali coinvolte nel controllo del movimento. L’iperattività, quindi, non coincide con una semplice vivacità del carattere e per ottenere una diagnosi è necessario soddisfare dei criteri precisi

Molto spesso i due costrutti vengono collegati quando si parla del Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, ADHD.

Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (Attention Deficit Hyperactivity Disorder- ADHD) è un disturbo evolutivo dell’autocontrollo. Esso viene definito come un disturbo dello sviluppo caratterizzato da incapacità a mantenere l’attenzione per un periodo di tempo prolungato, impulsività e iperattività. Questi problemi derivano sostanzialmente dall’incapacità del bambino di regolare il proprio comportamento in funzione del trascorrere del tempo, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste dell’ambiente.

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