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Nascita di una madre (1999) di D.N. Stern e N. Bruschweiler-Stern – Recensione del libro

Nascita di una madre. Come l’esperienza della maternità cambia una donna (1999) è un libro che può accompagnare ogni donna nel suo diventare madre

Di Guest

Pubblicato il 05 Dic. 2018

Quando nasce una madre? Prima che nascesse il mio piccolo avrei risposto come sicuramente tanti di voi: “Si diventa mamme quando si partorisce”. Dopo lo scorso anno, invece, la mia risposta è totalmente diversa.

Luisa Buonocore

 

Sono diventata mamma quando ho scoperto di essere in attesa, quando ho visto crescere la mia pancia, quando ho avvertito il primo movimento; sono diventata mamma quando ho dato alla luce il mio bambino e quando, finalmente, ho visto il suo viso; infine, ho raggiunto la piena consapevolezza di essere madre qualche settimana dopo la nascita del mio piccolo, quando finalmente, dopo una ripetuta serie di prove ed errori, ho trovato il modo giusto di cullarlo, di farlo calmare e addormentare sulle note di una famosa melodia brasiliana.

Il libro Nascita di una madre spiega l’essenza di questa risposta: si diventa mamme più e più volte in un percorso che non ha mai una vera e propria fine. Questo processo, che ha inizio in un momento qualsiasi della gravidanza, si configura con maggiore precisione con la nascita del bambino per poi perfezionarsi dopo i primi mesi di cure. Il libro parla dell’esperienza interiore delle donne che diventano madri, del costruirsi di una nuova identità, quella che Stern chiama “il senso dell’essere madre”. Gli autori descrivono la lunga gestazione e il delicato travaglio emotivo che accompagnano lo sviluppo di un nuovo assetto mentale che è unico e diverso da quello precedente e che accompagnerà la donna per tutta la vita. Il libro racconta l’esperienza delle madri di dover creare uno “spazio” nella loro mente, uno spazio che, in particolare durante il periodo della gravidanza e il primo anno di vita del piccolo, assorbe completamente pensieri, emozioni, fantasie, immagini, desideri e istinti. Questo spazio rimarrà una parte costante della propria identità: anche se assumerà una proporzione diversa a seconda dei momenti di vita, segnerà per sempre una parte nuova e diversa della persona.

Nascita di una madre: la struttura del libro

Daniel Stern, psichiatra e psicoanalista, insigne esponente dell’”Infant Research”, ha scritto questo libro insieme a due mamme: sua moglie Nadia, pediatra e psichiatra infantile, anche lei esperta di relazioni precoci, e Alison Freeland, giornalista specializzata sul tema delle funzioni genitoriali. Il libro nasce come step conclusivo di un percorso di studi iniziato con l’osservazione delle interazioni madre-bambino (Le prime interazioni sociali: il bambino e la madre, 1989), seguito da un’indagine più approfondita sulla vita del bambino (Il mondo interpersonale del bambino, 1987), che termina con l’esame del mondo interno della madre (La costellazione materna. Il trattamento psicoterapeutico della coppia madre-bambino). Nascita di una madre racchiude quindi le osservazioni dell’autore in un libro non solo per gli addetti ai lavori, quindi privo di tecnicismi, adatto alla divulgazione e ricco di esempi tratti da interviste effettuate dagli autori alle mamme.

Il libro è suddiviso in tre parti, che corrispondono a tre momenti fondamentali nel processo di costruzione del senso di essere madri. Si parte dalla gravidanza, vista come tempo di gestazione della nuova identità, durante la quale l’immaginazione della futura madre è interamente concentrata sul creare rappresentazioni di come sarà il bambino, su come sarà lei stessa come madre e su che tipo di padre sarà il compagno. Gli autori dedicano poi un capitolo alla nascita fisica del bambino e al suo ruolo nel far procedere la madre verso la costruzione psicologica del proprio senso di essere madri. Secondo gli autori, il parto, che segna il momento in cui una “donna diventa fisicamente madre”, accelera ma non determina del tutto la nascita psicologica della propria maternità. Una menzione particolare va al paragrafo “Al limite delle loro capacità” che spiega lo stato mentale del travaglio e le paure tipiche del parto e lo fa con autenticità ma con estrema delicatezza e con parole di incoraggiamento

Ogni donna sa istintivamente di essere impegnata in un compito di importanza capitale e sa anche che sono in gioco due vite, la sua e quella del bambino […] è necessario che il processo vada avanti per non perdersi e bisogna essere all’altezza del compito. Non c’è altra scelta. In questi momenti, oltrepassate i vostri normali limiti di concentrazione, di resistenza, di sopportazione del dolore e di determinazione.

La prima parte si chiude esaminando il momento in cui il bambino immaginato si incontra e si scontra con il bambino reale: gli autori evidenziano la forza e i pericoli delle fantasie successive al momento della nascita che spesso operano come profezie capaci di autoavverarsi.

La seconda parte, “È nata una madre” si concentra sui mesi successivi alla nascita del bambino e sui compiti basilari della maternità ovvero assicurare la sopravvivenza del bambino e creare una relazione intima con lui. Gli autori sottolineano come l’incontro con queste due responsabilità primarie di genitori permettano il passaggio finale nella costruzione del nuovo “senso di essere madre”. Si raccontano le paure e le fatiche tipiche di questi passaggi, evidenziando come l’attraversare tali momenti di difficoltà sia di per sé un passaggio obbligato per costruire un senso di autoefficacia materna: l’intima consapevolezza di aver affrontato la “prova di fuoco”, ovvero lo stato di affaticamento cronico tipico dei primi mesi di cure, grazie alla spinta delle paure relative alla salute e alla sicurezza del bambino, insieme all’amore che si prova per lui, rassicurerà la madre sulle sue capacità materne fondamentali e sarà una delle pietre miliari del suo assetto materno. Gli autori si soffermano anche sul bisogno di conferme e di incoraggiamento da parte delle altre madri. Secondo gli autori

La maternità è come un mestiere e tutte le principianti hanno bisogno di una fase di apprendistato con qualche tipo di modello o di guida […] il ruolo della guida non consiste semplicemente nel fornire consigli o informazioni, ma soprattutto nel creare un clima psicologico che vi faccia sentire sicure e fiduciose e vi incoraggi a esplorare le vostre capacità genitoriali.

Secondo gli autori di Nascita di una madre, le interazioni con le madri più esperte soddisfano pertanto bisogni diversi, quali quello di rassicurazione sulla propria adeguatezza nella cura, quello di apprendere i “trucchi del mestiere”, di ricercare approvazione e infine, di appartenenza a un gruppo.

Infine, l’ultima parte del libro “Adattamenti necessari” descrive i contesti in cui l’identità materna deve integrarsi con il resto della propria vita, prendendo in considerazione le varie sfide che una mamma può incontrare come quelle delle mamme di bambini prematuri o disabilità; o come le mamme che devono affrontare il problema del rientro nel mondo del lavoro. Si chiude con un paragrafo, forse troppo breve, dedicato alla paternità e agli adattamenti necessari a un uomo nella sua “nascita di padre”.

Nascita di una madre: a chi lo consiglio

Alle mamme in attesa e alle neomamme: qui possono trovare le parole e i concetti necessari per comprendere e dar voce a ciò che provano e per normalizzare rappresentazioni e sentimenti discordanti. Specialmente durante la gravidanza, le mamme vengono bombardate da materiale che spiega fasi e processi dello sviluppo del proprio bambino e dei cambiamenti del loro corpo mentre scarsa importanza viene data ai mutamenti del mondo interno. Questo libro compensa efficacemente questa mancanza.

Consiglio questo libro anche a tutti gli operatori che hanno il delicato e privilegiato compito di accompagnare la nascita di una mamma. In questo libro non troverete indicazioni circa i processi patologici che possono incorrere in questa fase sui quali l’attenzione di noi addetti ai lavori tende facilmente a concentrarsi. Questo libro racchiude la chiave per comprendere a fondo l’intricato mondo emotivo di tutte le neomamme, fatto di “normali” paure, ansie, desideri e incertezze che spesso non trovano spazio di ascolto. Capire il mondo interno, i compiti e le responsabilità psicologiche che vivono tutte le mamme può aiutare noi operatori a creare il senso di vicinanza, di sintonizzazione e supporto autentico di cui necessitano le donne in questo intenso, nuovo momento di costruzione della loro identità.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Stern, D.N., Bruschweiler-Stern, N. (1999). Nascita di una madre. Come l’esperienza della maternità cambia una donna. Arnoldo Mondadori Editore.
  • Stern, D.N. (1989). Le prime relazioni sociali. Il bambino e la madre. Sovera Edizioni.
  • Stern, D.N. (1987). Il mondo interpersonale del bambino. Bollati Boringhieri.
  • Stern, D.N. (2007). La costellazione materna. Il trattamento psicoterapeutico della coppia madre-bambino. Bollati Boringhieri.
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