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Amorù: una rete antiviolenza a Palermo

Amorù è un progetto che coinvolge l'area est di Palermo e ha lo scopo di creare una rete assistenziale a sostegno di donne e minori vittime di violenza.

Di Angela Ganci

Pubblicato il 11 Dic. 2018

Il progetto Antiviolenza Amorù è stato presentato ufficialmente lo scorso 22 Ottobre a Palermo nella sontuosa cornice di Palazzo Delle Aquile.

 

Il progetto unisce in una fitta rete collaborativa Associazioni del Terzo Settore,  Comuni, Istituzioni Scolastiche, nell’intento collettivo di fornire aiuto concreto e specializzato nella lotta ad abusi e discriminazioni.

Amorù, una rete assistenziale nata esplicitamente per sostenere donne e minori vittime di violenza lungo un percorso di empowerment personale e sociale, di consapevolezza e riorientamento della propria vita, al di là di ogni possibile abuso di natura emotiva, fisica, economica.

Un percorso che si estenderà per tre anni, da Luglio 2018 a Luglio 2021, nell’area est della provincia di Palermo, e vedrà il rapido succedersi di una nutrita serie di attività portate avanti da una moltitudine di realtà associative, l’Organizzazione Umanitaria Internazionale LIFE and LIFE, realtà operante campo della cooperazione locale e internazionale e degli aiuti umanitari, quale ente capofila, a cui si affiancano virtuosamente, tra gli altri, l’Associazione Diritti Umani Contro Tutte Le Violenze “Co.Tu.Le Vi.” e il Centro Studi “Pio La Torre ONLUS”, e da una molteplicità di Istituzioni, dai Comuni della Provincia Palermitana (Villabate, Bagheria, tra gli altri) a diverse istituzioni scolastiche dei Comuni stessi.

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Amorù: un progetto per donne e minori vittime di violenza a Palermo

Attività che richiedono elevate professionalità, investimenti di risorse umane e finanziarie, le ultime delle quali sostenute da Fondazione con il sud, ente no profit nato dall’alleanza tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore e del volontariato, per promuovere percorsi di coesione sociale in favore del Mezzogiorno d’Italia.

Attività dal carattere etico, umanitario, sociale che andranno a incidere sul futuro di 2000 donne e 100 minori, coinvolti nel progetto triennale di contrasto alla violenza, frutto del crederci quotidiano di operatori e professionisti dell’autonomia a sostegno delle fasce deboli.

Perché, come in ogni progetto di valorizzazione delle proprie risorse, il credere in se stessi viene rafforzato dalla solidarietà, dalla netta percezione di un sostegno sociale che si muove in direzione della realizzazione di un proprio progetto di vita auspicato, agognato.

Amorù è un progetto che beneficia di una serie di azioni mirate all’informazione, da un lato, e alla presa in carico da parte delle Istituzioni della sofferenza patita e continuamente rivissuta, come accade in ogni evento traumatico di lunga durata, taciuto nel silenzio e nella paura.

Ecco allora la progettazone di incontri tematici di prevenzione primaria rivolti ai giovani, da avviare nelle scuole, a partire già dalla scuola dell’infanzia, nella misura in cui l’educazione all’affettività e al rispetto delle diversità costituisce il requisito imprescindibile per prevenire violenze e prevaricazioni, prima del loro strutturarsi.

A questi momenti di sensibilizzazione si affiancheranno interventi di presa in carico delle donne a cui la rete Amorù è dedicata, attraverso la funzionalità di tre centri di ascolto e di una casa protetta per donne e minori.

Sostegno concreto che non può escludere, nell’ottica di una piena autonomia psicologica e di un benessere personale e relazionale, un’indipendenza di tipo economico: ecco l’idea di azioni di auto-imprenditorialità rivolte alle donne, che si concretizzeranno nella nascita di una cooperativa sociale che gestirà il mandarineto di Ciaculli, noto territorio del palermitano ad alta densità mafiosa, i cui prodotti agricoli saranno poi commercializzati attraverso un’apposita piattaforma di e-commerce.

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Angela Ganci
Angela Ganci

Psicologia & Psicoterapeuta, Ricercatrice, Giornalista Pubblicista.

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