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Stile genitoriale e sviluppo di comportamenti antisociali nei figli

Stile genitoriale: uno studio recentemente pubblicato sul Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry ha cercato di indagare il peso di fattori biologici ed ambientali nello sviluppo di comportamenti e tratti antisociali nei figli

Di Martina Bandera

Pubblicato il 07 Nov. 2018

Uno stile genitoriale più severo e autoritario si è osservato essere in relazione a un maggior rischio di sviluppo di comportamenti antisociali nei figli.

 

Un nuovo studio, pubblicato sul Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, ha rivelato che l’ambiente domestico influenza il carattere aggressivo dei figli, fungendo da fattore di rischio per lo sviluppo dei così detti Callous Unemotional (CU) ovvero i tratti legati allo sviluppo della coscienza che portano a uno stile interpersonale caratterizzato da mancanza di emotività.

Stile genitoriale: influirebbe più del fattore genetico

La ricerca, condotta presso diverse università americane, ha analizzato la presenza di piccole differenze nello stile parentale in famiglie con gemelli omozigoti per determinare se le differenze nella genitorialità sperimentata da ciascun gemello potessero predire la probabilità di comparsa di atteggiamenti antisociali.

Questo studio è l’ultimo di una serie di lavori condotti per valutare vari aspetti legati alla genitorialità. In particolare i primi studi hanno mostrato che la qualità della relazione tra i genitori biologici e i loro figli assume un ruolo decisivo nello sviluppo o meno di problemi comportamentali; risultati analoghi sono stati osservati anche in studi riguardanti genitori e figli adottivi.

L’autrice dello studio Rebecca Waller ha spiegato

Alcuni dei primi lavori sui tratti CU si sono concentrati sulle basi biologiche e genetiche, ipotizzando che questi tratti si sviluppassero in modo indipendente dal contesto di vita del bambino. Gli studi sulle adozioni però smentiscono il ruolo esclusivo della genetica, aprendo la strada alla possibilità che l’ambiente possa funzionare da fattore protettivo e impedire ad un bambino a rischio di mostrare problemi comportamentali sempre più gravi.

Il team di ricerca ha chiesto ai genitori di 227 coppie di gemelli omozigoti, con un’età compresa tra i 6 e gli 11 anni, di compilare un questionario riguardante il proprio stile educativo e il clima domestico: possibili items erano rappresentati da affermazioni quali “Mi capita spesso di perdere la pazienza con mio figlio” oppure “Mio figlio sa che lo amo”. Inoltre i ricercatori hanno valutato il comportamento del bambino tramite le risposte, fornite dalle madri, riguardanti comportamenti aggressivi e tratti CU.

Stile genitoriale e tratti antisociali nei figli: i risultati della ricerca

Dai risultati è emerso che i gemelli che avevano sperimentato un atteggiamento genitoriale severo e poco empatico erano maggiormente soggetti allo sviluppo di comportamenti aggressivi e, in generale, di tratti antisociali. 

Luke Hyde, professore del Dipartimento di Psicologia dell’Università del Michigan ha affermato

Lo studio dimostra in modo convincente che lo stile genitoriale e non solo i geni, contribuiscono allo sviluppo di tratti problematici fondamentali per lo sviluppo futuro della personalità dei figli.

Il desiderio della Waller sarebbe quello di utilizzare le evidenze emerse dalla ricerca per sviluppare interventi familiari volti a controllare lo sviluppo di questi tratti problematici, tuttavia l’autrice afferma

Nella vita quotidiana, la creazione di interventi che funzionino realmente e che siano effettivamente in grado di modificare i comportanti nei diversi ambienti familiari è complicata. Tuttavia lo studio dimostra che il modo in cui i genitori si approcciano ai figli conta molto, il nostro obiettivo a breve termine quindi è quello di adattare i programmi rivolti ai genitori affinché vengano inclusi interventi specifici relativi ai così detti tratti CU.

Il lavoro presentato amplia la comprensione del modo in cui diverse forme di comportamento antisociale emergono, tuttavia è da specificare che il lavoro non incolpa esclusivamente i genitori per l’eventuale condotta antisociale dei figli. Ciò che appare evidente è che i trattamenti possono aiutare i genitori ad arginare questi pericolosi tratti nei figli e che per tale ragione questi trattamenti appaiono d’aiuto soprattutto per i bambini più a rischio.

I ricercatori ammettono alcuni limiti presenti all’interno della ricerca, uno su tutti il fatto di aver considerato primariamente le famiglie in cui sono presenti entrambi i genitori, questo significa che i risultati potrebbero non essere generalizzabili ai nuclei monoparentali.

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