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Fumo di sigaretta: danneggia i figli attraverso modificazioni epigenetiche

Fumo di sigaretta: i ricercatori della Florida State University di Tallahassee hanno indagato come i danni del fumo passino di padre in figlio. Hanno scoperto che le modificazioni epigenetiche che i padri fumatori trasmettono ai figli sarebbero le responsabili dei danni, anche cognitivi, alla progenie

Di Lucia Marangia

Pubblicato il 05 Nov. 2018

Aggiornato il 26 Giu. 2019 11:09

I padri che fumano potrebbero recare danni al cervello dei loro figli causando deficit cognitivi. Le responsabilità di questi danni sono dovute alle modifiche genetiche che questo vizio comporta allo sperma dei padri. 

 

I padri che fumano possono causare deficit cognitivi ai figli e persino ai nipoti, secondo uno studio pubblicato sulla rivista PLOS Biology dei ricercatori della Florida State University di Tallahassee. Non a causa del fumo passivo, ma per i cambiamenti epigenetici nei geni dello sperma.

Come spigano i ricercatori del seguente studio, già studi precedenti hanno dimostrato come la nicotina e ad altri componenti presenti nel fumo di sigarette, sono riconosciuti come fattori di rischio significativi per lo sviluppo di disordini comportamentali, come il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD). Quello che ancora non risultava chiaro era come fosse possibile da parte dei padri, visto che risultava difficile distinguere i fattori genetici da quelli ambientali.

Fumo di sigaretta: la ricerca dimostra come danneggia la progenie

Per ottenere delle risposte a questi dubbi, Deirdre McCarthy, Pradeep Bhide e colleghi hanno esposto un gruppo di topi maschi a basse dosi di nicotina somministrate attraverso l’acqua durante il periodo di vita in cui i maschi di topo producono sperma. Di seguito gli scienziati hanno fatto accoppiare i topi (ai quali era stata somministrata la nicotina) con femmine mai esposte alla nicotina. Dai dati è emerso che, mentre i padri non mostravano alcun  problema comportamentale, i figli, di entrambi i sessi, risultavano iperattivi, avevano deficit di attenzione e inflessibilità cognitiva. Quando i topi femmina di questa generazione venivano fatte accoppiare con maschi che non erano mai entrati in contatto con la nicotina, i figli mostravano meno deficit cognitivi, ma pur sempre significativi.

Le analisi eseguite sugli spermatozoi dei topi esposti alla nicotina, hanno dimostrato modifiche a livello epigenetico, in modo particolare per quanto riguarda la dopamina D2, fondamentale per lo sviluppo del cervello e dell’apprendimento, suggerendo che queste modificazioni probabilmente, potrebbero aver contribuito ai deficit cognitivi evidenziati nei topi.

Come ha detto Bhide

Gli uomini fumano più delle donne e questo  potrebbe rappresentare una minaccia per la salute pubblica.

Queste scoperte sottolineano la necessità di ulteriori ricerche sugli effetti del fumo sull’essere mano.

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