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Anche giocare a Tetris può dare sollievo a una mente preoccupata

Il termine flow viene usato per descrivere uno stato mentale totalmente focalizzato e disimpegnato, libero da preoccupazioni su possibili eventi futuri

Di Giovanni Molinari

Pubblicato il 20 Nov. 2018

Aggiornato il 18 Apr. 2019 13:28

Secondo un recente studio dell’University of California Riverside (UCR), giocare a Tetris può indurre uno stato di flow. I partecipanti che a seguito dell’esperimento affermavano di trovarsi in uno stato di flow riferivano di sentirsi meno preoccupati, di sentire meno emozioni negative (tristezza, rabbia, ansia) e più emozioni positive (gioia).

 

Spesso nella vita le persone si trovano davanti a periodi più o meno lunghi di incertezza e preoccupazioni, che solitamente precedono eventi rilevanti per l’individuo in questione. Tutti impieghiamo delle strategie di coping per fronteggiare questi periodi, non tutte però si rivelano efficaci.

Una recente ricerca condotta presso l’UCR (University of California Riverside) ha dimostrato che giocare a Tetris, un leggendario videogioco sviluppato negli anni ’80, può creare uno stato di flow nei giocatori. In questa accezione il termine flow viene usato per descrivere uno stato mentale totalmente focalizzato sul gioco e disimpegnato, libero da preoccupazioni ed anticipazioni su possibili eventi futuri individualmente rilevanti.

I soggetti che hanno partecipato all’esperimento dell’UCR erano tutti individui in attesa di ricevere risultati importanti e significativi per il futuro delle proprie vite (un campione di studenti di legge in attesa dei risultati dell’esame di stato per avvocati, e un altro di dottorandi in attesa di risposte a varie candidature per differenti posti di lavoro). I partecipanti che a seguito dell’esperimento affermavano di trovarsi in uno stato di flow riferivano di sentirsi meno preoccupati, di sentire meno emozioni negative (tristezza, rabbia, ansia) e più emozioni positive (gioia).

A partire da questi risultati i ricercatori californiani sono giunti alle conclusioni che uno stato di flow, quando raggiunto, può portare dei benefici durante periodi di preoccupazioni o d’attesa di notizie importanti (ad esempio i risultati di esami medici). Gli autori, pertanto, considerano la distrazione che consegue al flow, una strategia di coping che, seppure imperfetta e difficile da raggiungere, può essere funzionale ed adattiva in alcuni momenti della vita.

Come è possibile raggiungere uno stato di flow?

Questo stato di flow può essere raggiunto anche attraverso numerose altre attività oltre ai videogiochi, ad esempio l’arrampicata oppure il nuoto. Non è però immediato trovare un’attività che possa condurre un individuo a raggiungere questo stato: occorre infatti trovare un compito che non sia né troppo facile (si rischierebbe di cadere nella noia), né troppo difficile (ove vi sarebbe il rischio frustrazione). Per raggiungere uno stato di flow bisogna che l’attività in questione vada leggermente oltre i limiti del soggetto, ma non troppo né troppo poco.

Riassumendo…

Utilizzando le parole di Sweeny, ricercatrice a capo del team che ha condotto questo studio, potremmo definire i risultati raggiunti come un importante momento di svolta nel campo della ricerca in quanto si è riuscito a mettere in relazione il concetto di flow e di stato di benessere durante i periodi di attesa, provando che i due fenomeni non soltanto correlano ma che effettivamente il flow determina e promuove il benessere almeno nel brevissimo termine.

Le implicazioni pratiche di questo studio sono enormi e lo stato di flow può essere usato attivamente da chiunque nella propria vita quotidiana, rappresentando una tra le strategie utili per poter fronteggiare meglio le attese ansiogene.

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