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Giaguari invisibili (2018) di Rocco Civitarese – BookTrailer

Un estratto del libro Giaguari invisibili che sancisce l'esordio letterario di Rocco Civitarese, diciottenne pavese. Una storia di gruppo, di branco, ambientata all'ultimo anno del Liceo

Di Redazione

Pubblicato il 09 Ott. 2018

Giaguari invisibili è il romanzo d’esordio di Rocco Civitarese, edito da Feltrinelli, che narra “una storia di gruppo e anzi di branco, di ragazzi sulle soglie dell’età adulta”, una storia ambientata all’ultimo anno del Liceo…

 

In anteprima per State of Mind, un estratto del libro:

Pietro sciolse due zollette di zucchero nel tè.
Il movimento risalì dal braccio fino al collo e lì una fitta lo spezzò in due.
(Fermo).
Immerse una macina.
La contrazione dell’avambraccio si trasmise di tendine in tendine e lo frustò sotto la mandibola.
(Cosa non ti è chiaro di una spina di branzino che ti trafigge l’esofago?)
Pietro cedette.
Ho una spina in gola.
Aveva diciannove anni, ma il musone e le occhiaie lo facevano sembrare più vecchio. Le punte della frangetta si arrotolavano come fuochi d’artificio a girella e gli occhi erano castani, però d’estate diventavano verdi.
Si ficcò un tozzo di baguette in bocca, poi deglutì per vedere se aveva funzionato.
Brividi dalla radice del mollusco al pomo d’Adamo.
Croste, tisane, beveroni di caffè misto a Red Bull e bi-alcol. Doveva sfilarsi quella spina anche a costo di far staccare le pareti interne dell’esofago come pezzi d’intonaco.
(Sarebbe tempo perso. Vai di là e apri il computer).
Iniziò a bere a piccoli sorsi.
Cinque minuti. Ancora cinque minuti.
Dalla tazza il vapore gli investiva la faccia e la sua pelle, come uno scolapasta, cacciava fuori dai pori grasso, sudiciume e malumore.
Appena finì il tè non ebbe più scuse.
Buttò fuori l’aria e ciabattò fino in camera.
Un tavolo ricoperto da post-it fucsia e giallo limone con su scritto piani di studio, «20.00-21.00: chimica», «22.20-24.00: simulazione», e titoli di libri. Sotto la luce di una lampada vintage, manuali crocettati, moduli d’iscrizione, il Mac Book Air.
(Conta fino a tre, a due apri e guarda il tuo punteggio. Come si fa per rimettere a posto una spalla lussata. Conta fino a tre, a due apri).
Pietro provò a distrarsi… Un sorriso gli increspò le labbra.
Nelle prime e, a conti fatti, uniche settimane di studio, era riuscito a modificare il proprio concetto di divertimento. Passatempo uguale scioglilingua. Scioglilingua uguale definizione. E definizione uguale… I secondi termini dell’ultima uguaglianza abbondavano gialli e sottolineati sulle pagine dei libri che, mentre (test test test) il senso del dovere gli rimbombava in testa spingendolo a prepararsi al test di Medicina come Dio comanda, Pietro aveva divorato, setacciato e mandato a memoria.
Il guscio di valenza è il livello energetico più esterno…
Aveva aperto il computer.
La rivista dell’illuminismo italiano è Il caffè…
Aveva aperto Safari e cliccato sulla graduatoria degli ammessi a Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pavia.
(Ti serve il codice della tua prova).
Pietro scorreva con il mouse sulla sfilza dei nomi delle persone entrate nella prima graduatoria.
Giovanni Lorusso… Stefania Masi… Niccolò Manto… Pie…


Pietro!
Si stropicciò gli occhi.
Piero Muso.
Pietro Mazzoccone non era in graduatoria.
Sentì guance, palpebre e labbra sfaldarsi e colare giù.
(Il codice. Non sei tra i primi, ma se hai fatto un buon punteggio entri per scorrimento. Qui la soglia minima è 78).
Tre punti e mezzo in più rispetto al test dell’anno passato.
Con le lacrime che premevano, Pietro si mise a frugare. Cassetto della scrivania, cestino, le tasche delle quattro paia di pantaloni appallottolati per terra.
Controllò se l’aveva usato come segnalibro o per appuntarsi qualche parola di scusa. Il codice non…
(Questa pagliacciata deve finire. Apri il tuo account di posta elettronica).
Pietro si accasciò sulla sedia ed eseguì.
Ecco la mail unipv.
Codice: 22mp617akc5wc6. Copiò, accedette al sito dell’Università e incollò.
Caricamen…
Caricamento in…
Caricamento in corso…
Il trucco della sorpresa fece cilecca e la spina gli trapassò la gola da parte a parte.
51.
Non era possibile.
5-1. Cinquantuno. Meno ventisette dal punteggio minimo.
Lo scorrimento non sarebbe bastato. Pietro aveva fallito il test di Medicina e se ne riparlava l’anno prossimo.
(Cerca di ripercorrere la catena di eventi che ti hanno portato a essere qui, in questo preciso istante, con il fallimento addosso, i tuoi amici chissà dove e un piede nel coma dei prossimi trecentosessantacinque giorni. Pensa, Pietro. Nella successione di casi governata dal principio di causa-effetto, qual è lo stacco? Qual è la scelta, forse, che presa in buona fede con il manuale di sopravvivenza in mano ha invece provocato l’inizio del tuo declino?)
Pietro si stropicciò la confezione di un pocket coffee tra le mani.
L’invito ad abbuffarsi di crostacei e riso nel giapponese di periferia sarebbe dovuto arrivare due giorni fa.
Peggio per loro. Vorrà dire che non mi becco la salmonella.
Gonfiò il petto, trattene il fiato, si protese in avanti…
No. Se controllava sulla graduatoria tra i cognomi che iniziano per p il suo orgoglio avrebbe perso il braccio di ferro con la curiosità.
(… e con Anna. Tieni duro. Vedrai che la Pettirosso salta fuori a bollirti ancora po’).

 

GIAGUARI INVISIBILI – Leggi la recensione del romanzo

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Civitarese, R. (2018). Giaguari invisibili. Feltrinelli Editore
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Giaguari inivisibili - Recensione del romanzo di Rocco Civitarese
Giaguari invisibili (2018) di Rocco Civitarese – Recensione del libro

Giaguari invisibili è un romanzo del diciottenne Rocco Civitarese, edito da Feltrinelli. Restituisce con prosa fresca e veloce un'immagine del mondo degli adolescenti che si distingue da quella problematica a cui siamo troppo abituati. Ne esce una prospettiva molto interessante anche per il lettore adulto

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