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Dieta in gravidanza: mangiare pesce grasso migliorerebbe lo sviluppo celebrale del neonato

Secondo un recente studio condotto nell'Università di Turku, regolare la dieta in gravidanza, consumando più pesce grasso e acidi grassi polinsaturi, contribuirebbe allo sviluppo cerebrale del neonato e ad altre importanti funzioni fondamentali come la vista. Specialmente se assunto negli ultimi mesi

Di Lucia Marangia

Pubblicato il 09 Ott. 2018

Aggiornato il 26 Giu. 2019 11:10

Secondo una ricerca finlandese pubblicata su Pediatric Research, seguire una dieta in gravidanza ricca di pesce grasso contribuirebbe a migliorare lo sviluppo del cervello nonché la vista del nascituro. Questa ricerca inoltre rileva anche l’importanza degli acidi grassi polinsaturi.

 

Dieta in gravidanza: gli effetti sul neonato

Il principale autore dello studio, Kirsi Laitinen, dell’Università di Turku, afferma che la dieta di una madre durante la gravidanza e l’allattamento al seno è la via principale per l’assunzione di preziosi acidi grassi polinsaturi, che diventano disponibili per il feto e agiscono in particolare sul cervello durante quello che può essere considerato un periodo di massimo sviluppo cerebrale.

Tali acidi grassi modellano le cellule nervose, importanti non solo per il cervello, ma anche per l’apparato visivo, in particolare per la retina. Sono anche importanti nel formare le sinapsi, vitali nel trasporto di messaggi tra i neuroni nel sistema nervoso.

I ricercatori hanno analizzato le diete di 56 madri che hanno dovuto tenere un diario alimentare regolare, in cui annotavano ciò che mangiavano durante la gravidanza. Sono stati presi in considerazione altri fattori, tra cui il peso, il livello di zucchero nel sangue, la pressione sanguigna, eventuali abitudini o stili di vita.

Dieta in gravidanza: i benefici di pesce grasso, acidi grassi polinsaturi e vitamine

I bambini sono stati seguiti fino al secondo anno di età e sono stati analizzati i loro apparati visivi.

I risultati hanno mostrato che i bambini le cui madri mangiavano pesce tre o più volte a settimana durante l’ultimo trimestre della gravidanza avevano migliori risultati durante i test visivi, rispetto ai bambini le cui madri non mangiavano pesce oppure ne mangiavano solo due porzioni a settimana.

Litinen sostiene che:

I risultati del nostro studio suggeriscono che il consumo regolare di pesce da parte delle madri durante la gravidanza risulta benefico per lo sviluppo del bambino non ancora nato. Questo può essere attribuibile agli acidi grassi polinsaturi all’interno del pesce, ma anche a altri nutrienti come la vitamina D ed E, anch’essi importanti per lo sviluppo.

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