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Cannabis: come impatta sulle funzioni cognitive degli adolescenti

Cannabis e adolescenti: i dati sull'uso preoccupano, per l'aumento dei giovani coinvolti e la diminuzione dell'età per la prima volta. Un recente studio, condotto su un campione di ragazzi e durato 4 anni, ne ha messo in luce l'impatto sullo sviluppo cognitivo

Di Giovanni Belmonte

Pubblicato il 18 Ott. 2018

Aggiornato il 21 Nov. 2018 12:03

Un dato preoccupante presente in letteratura fa riferimento all’elevato tasso di utilizzo di droghe tra i giovani. La maggiore facilità attraverso cui è possibile reperire tali sostanze è accompagnata a un utilizzo sempre più precoce.

 

Nel 2017, il rapporto dell’Agenzia europea delle droghe ha pubblicato i dati relativi alle tossicodipendenze nel suo consueto rapporto annuale, relativo al 2015. Dai dati è emerso che il 19% dei ragazzi italiani, dunque quasi uno su cinque, ha fatto uso di cannabis nel corso degli ultimi dodici mesi: una percentuale inferiore solo a quella della Francia, che ha registrato il 22,1% di consumo nello stesso intervallo di età.

Sebbene molti studi abbiano evidenziato la correlazione esistente tra l’uso di cannabis e alcol e una maggiore compromissione dei processi cognitivi, un nuovo studio dei ricercatori di CHU Sainte-Justine e dell’Université de Montréal, pubblicato sull’American Journal of Psychiatry, ha sottolineato la relazione causale tra l’utilizzo di cannabis e i danni a carico di diverse funzioni cognitive. In più, secondo i ricercatori, gli effetti di questa sostanza sulle funzioni cognitive sono più pronunciati rispetto a quelli osservati per l’uso di alcol.

Cannabis e funzioni cognitive negli adolescenti: la ricerca

Lo studio ha preso in considerazione un ampio numero di studenti canadesi delle scuole superiori, precisamente 3.826, che sono stati suddivisi in tre gruppi: astinente, consumatore occasionale, consumatore abituale. Per comprendere la relazione tra alcol, uso di cannabis e sviluppo cognitivo tra gli adolescenti a tutti e tre i livelli di consumo, i ricercatori hanno seguito il campione di adolescenti per un periodo di quattro anni. Gli autori hanno studiato le variazioni durante gli anni nell’uso di sostanze in relazione allo sviluppo cognitivo. In particolare, i domini cognitivi presi in considerazione dai ricercatori erano: memoria di lavoro, ragionamento percettivo, controllo inibitorio, qualità del ricordo.

Cannabis e funzioni cognitive negli adolescenti: i risultati

Lo studio ha rilevato che l’utilizzo di cannabis e di alcol in adolescenza era associato a prestazioni generalmente inferiori su tutti i domini cognitivi presi in esame.

Tuttavia, Conrod ha messo in evidenza che l’aumento, negli anni, dell’uso di cannabis, al netto del consumo di alcol, comporta una compromissione delle stesse funzioni cognitive.

L’autore ha aggiunto:

Particolarmente preoccupante è stata la scoperta che l’uso di cannabis era associato a una compromissione duratura del controllo inibitorio. Questa relazione potrebbe spiegare perché l’uso precoce della sostanza è un fattore di rischio per altre dipendenze.

Infine, Morin ha aggiunto:

Alcuni di questi effetti sono ancora più pronunciati quando il consumo di cannabis inizia prima dell’adolescenza.

Questa ricerca sottolinea l’importanza di mettere in atto delle politiche di prevenzione nei contesti scolastici e sportivi, e una maggiore sensibilizzazione rivolta alle famiglie, rispetto ai danni che derivano dall’utilizzo della cannabis, ma anche di altre sostanze.

 

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