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Guarire i traumi dell’età evolutiva (2018) di Laurence Heller e Aline LaPierre: elaborare il passato col modello NARM – Recensione del libro

Guarire i traumi dell'età evolutiva, di Heller e LaPierre, presenta il modello NARM (Modello Relazionale Neuroaffettivo). I due autori lo propongono come modello esplicativo per comprendere la sofferenza del paziente e come cornice terapeutica di riferimento

Di Chiara Francesconi

Pubblicato il 25 Set. 2018

Bisogni emotivi e biologici fondamentali, frustrazione e traumi, stili di sopravvivenza adattivi e conseguenze disfunzionali: questi i temi trattati dal libro Guarire i traumi dell’età evolutiva scritto da Aline LaPierre e Laurence Heller.

 

Gli autori utilizzano la cornice teorica del “Modello NARM” (Modello Relazionale Neuroaffettivo) per elaborare il passato alla luce delle difficoltà attuali, comprendere i circoli viziosi in cui si è intrappolati, e superare il disagio emotivo attraverso i canali dell’attaccamento, della mindfulness e dell’esperienza somatica, mettendo in pratica i concetti fondamentali della regolazione del sistema nervoso.

È soprattutto quest’ultimo elemento a essere messo in risalto: il bisogno di entrare in contatto con sé stessi, con il proprio corpo e di sviluppare fiducia e sicurezza interiori.

Modello NARM: i 5 bisogni fondamentali

Il modello NARM ci parla di 5 bisogni fondamentali a base biologica: connessione, sintonizzazione, fiducia, autonomia e amore-sessualità. La frustrazione di uno o più bisogni compromette l’autoregolazione, il senso di sé e lo sviluppo di una sana autostima. Tali frustrazioni possono essere legate a svariate situazioni di vita e ambientali e spesso coinvolgono il rapporto genitori-figli, da cui si sviluppa lo stile di attaccamento predominante.

In base a quanto tali bisogni risultano soddisfatti nelle fasi precoci di vita, l’essere umano sviluppa capacità essenziali per il benessere, che possono tuttavia rivelarsi dei puri “stili di sopravvivenza”, ovvero modalità adattive per un certo periodo di vita ma controproducenti nel lungo periodo a causa della loro rigidità e cristallizzazione.

Il Modello NARM lavora su tali disregolazioni del sistema nervoso, sulle interruzioni nel processo di attaccamento e sulle distorsioni dell’identità. Una forma di psicoterapia somatica da integrare alla classica psicoterapia esplorativa sul passato e di stampo cognitivista. Una psicoterapia incentrata sul sostenere la capacità dell’individuo di aumentare la connessione e la vitalità. Non ignora il passato, ma si concentra sul mettere in risalto i punti di forza, le capacità, le risorse e la resilienza. Esplora la storia personale per capire fino a che punto gli stili di sopravvivenza appresi in fasi precoci della vita interferiscono con la capacità di sentirsi vitali e connessi al momento presente.

Modello NARM: la terapia

Il processo NARM aggiunge due nuovi elementi alla pratica tradizionale della consapevolezza, o mindfulness,: la consapevolezza somatica e la consapevolezza dei principi organizzativi dei propri stili di sopravvivenza adattivi. Il trauma impedisce di essere presenti nel proprio corpo. Esso disconnette dal corpo trasformando le persone in individui troppo cognitivi o particolarmente insensibili. La consapevolezza somatica sostiene progressivamente la nuova regolazione del sistema nervoso attraverso l’uso di alcune tecniche di esperienza somatica, quali radicamento, orientamento, titolazione, pendolazione, finalizzate ad affrontare gli stati di alta attivazione e shock.

Il fine è quello di far riemergere rabbia e dolori inesprimibili senza farsi travolgere da essi, rievocando esperienze positive, fornendo feedback compassionevoli sul modo di sentirsi e agire, sostenendo modalità più funzionali di espressione emotiva, nonché la vitalità, l’espansione e la regolazione del sistema nervoso. I ricordi positivi di qualcuno che è stato in grado di offrire accoglienza, calore e rassicurazione o il focalizzarsi sulla relazione terapeutica caratterizzata da empatia e accettazione, promuove l’autoconsolazione e si concentra sulle capacità residue e sui punti di forza del paziente, piuttosto che rimarcarne difficoltà e mancanze. Il modello NARM si prefigge infatti lo scopo ultimo di superare i problemi di vita attuali, dando la possibilità di conoscersi e accettarsi al di dà dei traumi passati, e sviluppare un’immagine di sé degna, autonoma e fiduciosa.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Heller L., LaPierre A. (2018) Guarire i traumi dell’età evolutiva. Casa Editrice Astrolabio
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Stili di sopravvivenza, attaccamento, accudimento e traumi: il libro 'Guarire i traumi dell’età evolutiva' parla di questi temi e di come il modello NARM (Modello Relazionale Neuroaffettivo) può conciliare il passato con il presente, guarendo e riparando vecchie ferite anche attraverso la Mindfulness

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