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Trauma infantile nei genitori: aumenta il rischio di problemi comportamentali nei figli

Trauma infantile: le conseguenze sulla salute mentale arrivano a toccare anche la generazione successiva, i figli. Secondo un recente studio i figli di persone che hanno subito traumi nell'infanzia, hanno maggior probabilità di sviluppare problemi comportamentali

Di Giovanni Belmonte

Pubblicato il 24 Lug. 2018

Aggiornato il 21 Nov. 2018 12:06

I genitori che hanno vissuto un grave trauma infantile o forti stress durante l’infanzia presentano una maggiore probabilità di avere figli con problemi comportamentali.

 

Uno studio svolto da Neal Halfon e Paul Chung dell’UCLA e Narayan Sastry dell’Università del Michigan, ha messo in evidenza l’associazione esistente tra gravi traumi e fonti di stress vissuti dai genitori durante la loro infanzia, con un maggiore rischio di esordio di disturbi della salute mentale nei figli di questi ultimi.

Trauma infantile: diversi tipi, conseguenze avverse

Diverse esperienze possono essere definite traumatiche per i bambini in età evolutiva, ad esempio: il divorzio o la separazione dei genitori, la morte di un genitore, l’abuso emotivo, fisico o sessuale, la violenza domestica, l’esposizione all’abuso di sostanze nel contesto familiare o la presenza di malattie mentali dei genitori.

Molte ricerche, finora, hanno studiato e considerato il trauma infantile come un fattore di rischio per l’esordio di problemi fisici e mentali nell’​​età adulta. Adam Schickedanz, pediatra e professore assistente nel dipartimento di pediatria presso la David Geffen School of Medicine dell’UCLA, a tal proposito, sostiene che questa è la prima ricerca che ha l’obiettivo di dimostrare che esperienze avverse, vissute durante l’infanzia, provocano dei danni comportamentali a lungo termine, che possono estendersi in termini di maggiore rischio psicopatologico, non solo fino all’età adulta, ma anche attraverso le generazioni da genitore a figlio.

Trauma del genitore, conseguenze anche nel figlio

I ricercatori hanno preso in esame una serie di dati da un’indagine nazionale, in riferimento a quattro generazioni di famiglie americane, che conteneva informazioni ricevute dai genitori sul fatto che essi fossero stati abusati, trascurati o esposti ad altri fattori di stress o maltrattamento infantile durante lo sviluppo; inoltre, sono state raccolte informazioni sui problemi comportamentali dei loro figli e sulle diagnosi mediche di disturbo da deficit di attenzione e iperattività.

Con questi dati, gli studiosi sono stati in grado di evidenziare la presenza di forti associazioni tra le storie di avversità dei genitori e i problemi nella sfera comportamentale dei loro figli, controllando al contempo fattori quali la povertà familiare e il livello di istruzione.

In conclusione, la ricerca ha evidenziato che i figli di genitori che avevano vissuto numerose esperienze traumatiche durante l’infanzia, presentavano un rischio due volte maggiore di avere un disturbo da deficit di attenzione e iperattività e avevano una probabilità quattro volte maggiore di avere problemi di salute mentale. Lo studio ha anche rilevato che le esperienze infantili traumatiche di una madre avevano avuto un effetto negativo maggiore sulla salute fisica e mentale dei propri figli, rispetto alle esperienze avverse del padre.

Trauma infantile: trattare e prevenire le conseguenze

In particolare, i genitori che hanno vissuto esperienze avverse durante l’infanzia presentavano una maggiore probabilità di sviluppare dei problemi di salute mentale e, in generale, mostravano di avere più difficoltà nella crescita dei propri figli, rispetto agli altri genitori. Tuttavia, i ricercatori sostengono che questi fattori soprariportati spieghino circa un quarto dell’associazione tra trauma infantile dei genitori e la presenza di disturbi comportamentali nei figli. A tal proposito, per comprendere meglio come le esperienze avverse dell’infanzia del genitore sono trasmesse al comportamento del loro bambino, sono necessari ulteriori studi.

Schickedanz ha affermato

Se siamo in grado di identificare precocemente i bambini che sono a rischio più elevato, possiamo collegarli a servizi che potrebbero ridurre o prevenire l’esordio di disturbi della sfera comportamentale

e aggiunge che

Il passo successivo per i ricercatori è quello di studiare in che modo i fattori di resilienza, come il supporto di tutor o insegnanti, potrebbero compensare i danni dei traumi infantili.

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