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Correlazione tra uso di smartphone e sintomi ansiosi

L'uso dello smartphone è imprescindibile nella nostra vita quotidiana ma è importante fare attenzione all'utilizzo che si fa di questi dispositivi. Sembra infatti che chi usa in modo massiccio lo smartphone ha piu probabilità di soffrire di disturbi somatici, insonnia, ansia e depressione.

Di Roberta Carugati

Pubblicato il 18 Lug. 2018

Aggiornato il 13 Mar. 2019 12:12

Sono ancora troppo poche le ricerche che hanno approfondito la correlazione esistente tra un uso eccessivo dello smartphone e il manifestarsi di disturbi d’ ansia, ma i primi risultati hanno evidenziato significative conseguenze sullo stato di salute mentale e di benessere degli individui.

Roberta Carugati – OPEN SCHOOL Studi Cognitivi, Milano

 

Diversi studi in letteratura suggeriscono che l’uso dello smartphone sembra avere una correlazione con lo stato di salute mentale (Ha, Chin, Park et al., 2008; Rosen, Whaling, Rab et al., 2013; Van Ameringen, Mancini, & Farvolden, 2003), altri ancora hanno evidenziato la correlazione tra salute mentale e rendimento scolastico in studenti universitari (Eisenberg, Golberstein, & Hunt, 2009; Hysenbegasi, Hass, & Rowland, 2005).

Secondo le ricerche condotte da Anderson (2015) e Smith (2015), il 68% degli adulti americani possiede uno smartphone; in particolare, i giovani adulti di età tra i 18-29 anni mostrano una percentuale piú alta rispetto a qualsiasi altro gruppo di età.

I giovani e l’uso dello smartphone

In uno studio condotto da Smith sull’uso di smartphone (2015), è emerso che il 100% dei giovani adulti partecipanti che possedevano uno smartphone usavano il loro telefono cellulare per la messaggistica di testo almeno una volta nel corso di una settimana, il 97% per navigare in internet, il 93% per chiamate telefoniche/ videochiamate, il 91% per inviare e-mail ed il 91% per utilizzare i social network.

La popolarità degli smartphone tra gli studenti universitari è probabilmente dovuta all’apertura di quest’ultimi alle nuove tecnologie. Gli studenti universitari infatti sono generalmente più aperti all’uso delle nuove tecnologie, i primi a provare nuove cose e a sperimentare nuovi modi per utilizzare la tecnologia esistente (Nelson, 2006; Rogers, 1995).

Si stima che circa l’ 85% degli studenti universitari americani possiede uno smartphone ed il numero dei possessori di smartphone sarà destinato a crescere (Anderson, 2015; Emanuel, 2013). Entro il 2020, le proiezioni indicano che i proprietari di smartphone saranno più del doppio di quelli attuali, circa 6,1 miliardi, ovvero il 70% della popolazione mondiale. Molti di questi nuovi utenti saranno parte di Paesi in via di sviluppo.

Dal momento che si assisterà ad una maggiore accessibilità del dispositivo, l’economia crescerà così come il numero di giovani (Cerwall, 2016). Con questo aumento, le connessioni mobil supereranno il numero delle linee telefoniche fisse in tutto il mondo.

Conseguenze negative dell’uso dello smartphone

Le innovazioni tecnologiche, tuttavia, non sono prive di conseguenze. È vero che al giorno d’oggi lo smartphone è utilizzato per diversi scopi positivi, come, ad esempio, fare ricerche online, scaricare applicazioni per migliorare la dieta, fare online banking e anche prenotare appuntamenti dal dottore (Smith, 2015), l’uso dello smartphone però può portare anche a delle conseguenze negative.

In uno studio condotto da Smith (2015), il 46% degli utenti che possedeva uno smartphone ha riferito di avere la sensazione di non poter più vivere senza il proprio telefono cellulare, il 30% ha riferito di avere la sensazione che il telefono li tenesse al “guinzaglio” limitando la propria libertà e il 19% ha affermato che il telefono rappresenti un incombente onere finanziario.

Inoltre, Rosen e colleghi (2013), grazie alla creazione di uno strumento che misura l’uso dei media e della tecnologia ed i comportamenti associati all’uso di tali dispositivi (MTUAS), hanno scoperto che esisteva una correlazione positiva tra il tempo speso usando uno smartphone e l’ ansia legata al non controllare spesso il telefono.

Possibili disturbi psicopatologici: ansia e depressione

Il numero di ricerche che ha approfondito la correlazione tra l’uso del telefono e l’ ansia è limitato, ma i risultati mostrano una serie di effetti significativi legati all’uso del telefono cellulare e tale psicopatologia.

Per esempio, nello studio di Ha e colleghi (2008), studenti provenienti da una istituto tecnico sono stati invitati a partecipare ad un sondaggio sull’uso eccessivo del telefono cellulare. L’indagine ha incluso domande su “difficoltà di controllo, la necessità permanente di essere connessi con gli altri, e modelli di comunicazione specifici tramite telefono cellulare” (Ha, Chin, Park, Ryu, & Yu, 2008). I ricercatori hanno scoperto che gli utenti che facevano un eccessivo uso di telefonia mobile avevano riportato bassa autostima, più alto livello di ansia interpersonale, e difficoltà di espressione delle emozioni (Ha, Chin, Park, Ryu, & Yu, 2008).

Un ulteriore studio condotto da Jenaro e colleghi (2007) ha dimostrato che coloro che facevano un massiccio uso dello smartphone avevano piu probabilità di soffrire di disturbi somatici, insonnia, ansia e depressione rispetto a coloro che ne facevano un uso sporadico. Inoltre, gli studi di Rosen e colleghi (2013) hanno dimostrato che l’ ansia causata dal non controllare i messaggi di testo e i social network sono predittori significativi di depressione (Rosen, Whaling, Rab et. al., 2013).

Conseguenze a livello cerebrale

La dipendenza da smartphone potrebbe causare anche un importante squilibrio a livello cerebrale, secondo un nuovo studio (Hyung Suk Seo et al., 2017). La ricerca ha riguardato persone molto legate al proprio telefono e all’uso di internet e ha messo in luce come questo rapporto sembra danneggiare il modo in cui il loro cervello funziona, causando squilibri chimici che potrebbero causare gravi sintomi ansiosi.

Le persone che si descrivevano come dipendenti dal proprio telefono cellulare venivano sottoposte a un test noto come MRS, che esamina la composizione chimica a livello cerebrale. I ricercatori hanno misurato i livelli di acido gamma aminobutirrico (GABA), una sostanza chimica che rallenta i segnali nel cervello e hanno scoperto che il rapporto tra GABA ed un altro importante neurotrasmettitore era disattivato nelle persone a cui era stata diagnosticata la dipendenza da internet e smartphone. Ciò potrebbe avere effetti profondi sul modo in cui funziona il loro cervello, hanno detto i ricercatori.

Aumento del rischio suicidario e influenza dei tratti di personalità

Jean Twenge, professore di psicologia alla San Diego State University e laureato all’Università di Chicago negli Stati Uniti, si è dedicato molto alla problematica dei giovani e della salute mentale.

Recentemente ha pubblicato uno studio che mostra un legame tra l’aumento del numero degli smartphone e tassi crescenti di depressione, tentativi di suicidio e suicidio stesso tra gli adolescenti. La scoperta è basata su dati compilati dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie negli Stati Uniti e indagini sugli adolescenti. Ha rivelato che i sentimenti di disperazione e pensieri suicidari sono aumentati del 12% tra il 2010 e il 2015. Quasi la metà degli adolescenti che hanno dichiarato di trascorrere cinque o più ore al giorno su uno smartphone, un laptop o un tablet ha detto di aver pensato, pianificato, o tentato il suicidio almeno una volta, rispetto al 28% di coloro che hanno dichiarato di trascorrere meno di un’ora al giorno su un dispositivo.

Una nuova ricerca condotta da un team di psicologi dell’Università di Derby e della Nottingham Trent University, ha identificato alcuni dei tratti di personalità che potrebbero portare alla dipendenza da smartphone, trovando che coloro che sono più emotivamente instabili hanno maggiori probabilità di essere agganciati al telefono. Lo studio ha coinvolto 640 persone di età compresa tra i 13 e 69 anni che usavano smartphone ed ha esaminato l’esistenza di un possibile collegamento tra uso di smartphone e particolari tratti di personalità. Il team ha scoperto che coloro che risultavano essere emotivamente meno stabili e resilienti avevano più probabilità di utilizzare maggiormente lo smartphone, probabilmente come forma di terapia. Inoltre, anche le persone che riportavano maggiori livelli di ansia sembravano essere più dipendenti dal loro telefono.

Conclusioni

Abbiamo ancora molto da imparare sull’uso problematico degli smartphone e sulla sua relazione con l’ ansia e la depressione.

È improbabile che l’uso problematico degli smartphone causi un notevole aumento dei problemi di salute mentale nella maggior parte delle persone, tuttavia vale la pena tenere a mente che i sintomi di ansia e depressione potrebbero essere correlati al modo in cui si utilizza il telefono.

Se sei preoccupato, discuti di questo problema con un professionista della salute mentale.

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