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Adolescenti e ACT: il lavoro con il modello DNA-V.

DNA V: è il modello di intervento ACT pensato e strutturato appositamente per gli adolescenti. Si basa sulla promozione di 3 competenze principali: Esploratore, Consulente, Osservatore

Di Stefania Esposito

Pubblicato il 06 Giu. 2018

Intercettare l’adolescente nel suo specifico “qui ed ora”, anziché adeguare ad una delicata fase evolutiva modelli concepiti per l’infanzia o l’età adulta. Questo un importante obiettivo del lavoro che ha condotto Louise Hayes e Joseph Ciarrochi (tra i massimi esperti dell’Acceptance and Commitment Therapy, specializzati nel trattamento dell’adolescenza) al modello DNA-V, ricco di spunti, metafore, strumenti, decisamente a misura di adolescente.

Il modello DNA-V, di chiara matrice ACT, è finalizzato all’azione terapeutica nello specifico contesto adolescenziale, con l’obiettivo di aiutare il giovane ad individuare e sviluppare i propri valori e vivere in modo pienamente vitale.

DNA-V Model: l’ACT per gli adolescenti

L’acronimo DNA-V rivela con immediatezza la struttura del modello per adolescenti, imperniato su 3 competenze fondamentali:

  1. Esploratore (Discoverer)
  2. Consulente (Advisor)
  3. Osservatore (Noticer)

utilizzate al servizio dei Valori (Values). Il presupposto di base è che i giovani, spesso, facciano fatica a spostarsi in modo flessibile tra tali competenze, o necessitino di svilupparle.

Inoltre, nella sigla DNA-V vi è il richiamo a quella materia essenziale che costituisce ciascuno di noi: ogni ragazzo o ragazza può esprimere il proprio pieno potenziale, se riceve il giusto sostegno e una formazione adeguata.

DNA-V Model: le 3 competenze Consulente-Osservatore-Esploratore

Il Consulente: è la competenza finalizzata ad utilizzare insegnamenti ed esperienze passate per farsi strada nel presente. Nel modello, quella “voce interiore” che – attraverso il linguaggio e la cognizione – da senso al passato, al presente, al futuro, anche in assenza di un contatto diretto con l’esperienza. Da un lato, dunque, una competenza che ci orienta e ci preserva; da un altro, una possibile fonte di fusione cognitiva e di blocco della vitalità.
Il DNA V promuove, attraverso metafore ed attività mirate, la defusione cognitiva del ragazzo e la flessibilità in favore delle altre competenze vitali.

L’Osservatore: è la classe di comportamenti che ci permettono di notare gli eventi fisici, psicologici ed ambientali così per come accadono, trovando il nostro centro e la nostra stabilità. Una caratteristica molto presente nell’infanzia (il mondo di un bambino è tutto ciò che vede, sente, tocca, annusa o gusta) e che viene via via assottigliandosi con lo sviluppo del pensiero e del linguaggio.
Notare permette di creare uno spazio tra le esperienze interne (sentimenti, pensieri, sensazioni) ed il comportamento overt, offrendoci la possibilità di scegliere come reagire, anziché dar seguito all’azione automatica, quando fronteggiamo pensieri o emozioni difficili. Consente inoltre di acquisire consapevolezza dell’esito delle nostre azioni.
Il DNA V presenta training, metafore ed attività utili a potenziare l’Osservatore, competenza utilizzabile strategicamente per sbloccarsi dallo spazio del consulente, quando necessario.

L’Esploratore: incarna il legame tra valori, flessibilità ed azione impegnata, aspetti fondamentali dell’ACT. Lo scopo di questa competenza è quello di stimolare l’espansione del repertorio comportamentale, attraverso l’esplorazione di nuove esperienze, l’osservazione e la mappatura dell’efficacia a livello individuale, l’individuazione dei Valori e, di conseguenza, la costruzione dei propri punti di forza.

Per Valori si intendono quelle qualità dell’agire che, come una bussola, possono orientarci nelle direzioni “importanti per noi”. Vivere in maniera coerente ai propri valori dona pienezza, vitalità ed energia. Il repertorio dei valori, in adolescenza, è in fase di sviluppo: il ruolo del terapeuta è quello di accompagnare il giovane alla scoperta e sperimentazione dei propri valori.

DNA-V Model: Adolescente e terapeuta nella danza della vitalità

Quali scenari terapeutici si aprono, dunque, attraverso l’utilizzo del DNA-V?
Nei giovani, il modello promuove la flessibilità psicologica, o meglio una “forza flessibile”, intesa come capacità di utilizzare le 3 competenze di base per promuovere la crescita, la vitalità e le azioni orientate verso i valori.
Ai terapeuti, il DNA V permette (anche attraverso il lavoro sulla visione di sé e sulla visione sociale) di creare contesti idonei a promuovere le 3 competenze, per costruire nuovi comportamenti orientati ai valori.
Come sottolinea la Hayes, è fondamentale che terapeuta e adolescente “danzino insieme”. La flessibilità riguarda dunque anche lo psicologo, che si lascia condurre nel mondo adolescenziale, attivando le proprie competenze di Esploratore, Osservatore, Consulente, insieme al ragazzo, in un tempo scandito dal suo ritmo e dalle sue passioni.

In Italia è attivo il gruppo di ricerca di ACT for Kids and Teens, che si occupa di sviluppare ed applicare nuove terapie cognitivo comportamentali all’età evolutiva. Di recente validazione due importanti strumenti di assessment: l’Avoidance and Fusion Questionnaire for Youth (I-AFQ-Y, misura dell’inflessibilità psicologica dell’adolescente) e la Child and Adolescent Mindfulness Measure (I-CAMM, misura delle abilità di mindfulness).

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Stefania Esposito
Stefania Esposito

Psicologa e Psicoterapeuta

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