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Il bilinguismo garantisce dei benefici sulle funzioni esecutive?

Secondo una recente meta-analisi condotta dai ricercatori dell’Università di Åbo Akademi, il bilinguismo, pur essendo molto utile nella comunicazione tra persone, non aumenta le capacità cognitive legate alle funzioni esecutive.

Di Greta Riboli

Pubblicato il 30 Mar. 2018

Lo studio condotto dai ricercatori del dipartimento di Psicologia dell’Università di Åbo Akademi, Finlandia, mostra come il bilinguismo sia ovviamente molto utile nella comunicazione tra le persone, eppure esso non sembra aumentare le capacità cognitive legate alle funzioni esecutive come affermato invece dai media.

 

Un nuovo studio, condotto da Lehtonen e dal suo gruppo di ricerca, mostra come alcuni effetti benefici del bilinguismo siano stati sopravvalutati.

La ricercatrice afferma che:

I vantaggi del bilinguismo nelle funzioni esecutive sono stati al centro di una ricerca attiva negli ultimi anni e il tema ha ricevuto molta attenzione non solo nella comunità scientifica ma anche nei media internazionali.

I media hanno spesso diffuso informazioni su come l’acquisizione e l’uso attivo di due lingue favoriscano l’addestramento di alcune funzioni cerebrali: focalizzazione dell’attenzione, soppressione delle interferenze dell’ambiente e flessibilità nello switching (passaggio da un’attività ad un’altra).

Una meta-analisi per indagare la relazione tra bilinguismo e funzioni esecutive

Lo studio condotto dai ricercatori del dipartimento di Psicologia dell’Università di Åbo Akademi, Finlandia, mostra, tuttavia, attraverso una meta analisi, come il bilinguismo sia ovviamente molto utile nella comunicazione tra le persone, in un’epoca di flessibilità e scambi come quella odierna. Eppure, esso non sembra aumentare le capacità cognitive legate alle funzioni esecutive.

Gli studi analizzati sono stati 152, ognuno di essi incentrato sulle prestazioni degli adulti bilingue e monolingue in compiti che misurano diverse aree di funzioni esecutive.

La revisione sistematica ha analizzato studi effettuati in 27 paesi differenti, in cui il bilinguismo assume forme diversificate.

I risultati della revisione mostrano come non siano stati trovati benefici significativi nei soggetti bilingue in qualsiasi sotto-area delle funzioni esecutive.

Lo studio ha inoltre analizzato una serie di fattori di fondo che potrebbero influenzare l’ampiezza dell’eventuale beneficio osservato, tra cui, ad esempio, l’età di acquisizione della seconda lingua, l’età dei partecipanti e la combinazione linguistica.

Anche a fronte di queste variabili (ad esempio differenze tra soggetti bilingue che hanno acquisito la seconda lingua durante l’infanzia o in soggetti bilingue che hanno acquisito la seconda lingua in età adulta) non è emerso alcun vantaggio nelle funzioni esecutive.

Dunque, a disconferma di quanto creduto da molti, i risultati della presente meta-analisi indicano chiaramente come, in una popolazione di adulti sani, il bilinguismo o l’uso attivo di un’altra lingua non migliorano le funzioni esecutive.

Gli unici vantaggi dettati dal passaggio da una lingua all’altra riguardano le competenze linguistiche e di conseguenza le competenze comunicative.

 

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