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Prevenzione dell’obesità infantile: gli interventi a scuola non bastano

Uno studio ha dimostrato come promuovere uno stile di vita sano nelle scuole non è sufficiente per prevenire l'obesità infantile.

Di Guest

Pubblicato il 26 Feb. 2018

In un nuovo studio nel Regno Unito, i ricercatori hanno cercato di stabilire se gli interventi a scuola di anti-obesità possano avere successo nell’aiutare i bambini a raggiungere un peso sano. Ciò che è emerso dai risultati, tuttavia, è che il programma di stile di vita sano che è stato proposto ha influito molto poco sulle variazioni di peso degli studenti, suggerendo che le scuole non possano, da sole, combattere l’obesità.

Lucia Marangia

 

Gli interventi a scuola contro l’obesità infantile

L’eccesso di peso nell’infanzia è un problema mondiale che colpisce circa 41 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni. Oltre ai problemi fisici e psicosociali in questi primi anni, il sovrappeso infantile è un importante fattore predittivo dell’obesità in età adulta.

In un nuovo studio nel Regno Unito, i ricercatori hanno cercato di stabilire se gli interventi a scuola di anti-obesità possano avere successo nell’aiutare i bambini a raggiungere un peso sano. Ciò che è emerso dai risultati, tuttavia, è che il programma di stile di vita sano che è stato proposto ha influito molto poco sulle variazioni di peso degli studenti, suggerendo che le scuole non possano, da sole, combattere l’obesità.

Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Università di Birmingham e finanziati dal National Institute for Health Research (NIHR). L’obiettivo era quello di valutare il valore clinico e il rapporto costo-efficacia del programma, che includeva attività progettate per sostenere i bambini di età compresa tra sei e sette anni nel mantenere il loro peso a un livello sano. Tutto questo attraverso un’alimentazione sana e un’adeguata l’attività fisica.

Quasi 1.500 studenti di 54 scuole elementari hanno partecipato allo studio. Al momento dello studio sono stati raccolti alcuni dati: peso, altezza, percentuale di grasso corporeo, circonferenza della vita e pressione sanguigna. Lo studio, durato 12 mesi, prevedeva una sessione di attività fisica giornaliera di 30 minuti durante l’orario scolastico, nonché un programma interattivo di sei settimane in collaborazione con una squadra di calcio della Premiership. Le scuole hanno anche offerto alle famiglie l’opportunità di frequentare un laboratorio di cucina salutare ogni trimestre. Gli studenti avevano anche il compito di registrare il loro apporto dietetico e stimare regolarmente la loro qualità della vita, la loro accettazione sociale e l’immagine corporea. Queste misurazioni sono state riprese nuovamente a 15 e a 30 mesi, e sono state confrontate con gli studenti che non avevano preso parte allo studio. I risultati hanno mostrano che l’intervento non ha comportato una differenza significativa nello stato di peso dei partecipanti.

Conclusioni: gli interventi a scuola non bastano per prevenire l’obesità infantile

Questi studi dimostrano che le scuole hanno fatto dei progressi nel migliorare la qualità dell’alimentazione, promuovendo anche l’attività fisica, ma è necessario molto più lavoro per ottenere dei risultati significativi. Occorrono politiche più rigorose per fornire all’interno dell’orario scolastico un’ alimentazione meno ricca di grassi e più nutriente e più ore di attività fisica.

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