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Una epidemia del narcisismo nelle società occidentali

Il narcisismo è più diffuso in società occidentali/individualiste? Il confronto tra cittadini cresciuti nella Germania Est e quelli della Germania Ovest

Di Andrea Ferrari

Pubblicato il 28 Feb. 2018

Il narcisismo è un tratto caratteristico della personalità, che descrive quelle persone che mostrano fantasie di grandiosità, una scarsa empatia verso il prossimo, un bisogno di percepire l’ammirazione degli altri, un forte senso dei propri diritti, a scapito di quelli altrui.

 

Pretendiamo troppo dalla vita, e troppo poco da noi stessi (Cristopher Lasch, “La cultura del narcisismo”)
Il punto è, che non potrai mai essere troppo avido (Donald Trump).

 

Il narcisismo è un tratto caratteristico della personalità, che descrive quelle persone che mostrano fantasie di grandiosità, una scarsa empatia verso il prossimo, un bisogno di percepire l’ammirazione degli altri, un forte senso dei propri diritti, a scapito di quelli altrui. I tratti narcisistici sono molto comuni nella popolazione non clinica; solo quando essi sono presenti in forma rigida, inflessibile, ostacolando il funzionamento e il benessere delle persone che ne sono portatori, nonché di coloro che vi entrano in relazione, si può parlare di un Disturbo narcisistico di personalità.

Una distinzione comunemente impiegata dai clinici (Akthar & Thompson) è tra un narcisismo manifesto (overt) e un narcisismo sommerso (covert): il primo grandioso nelle fantasie, bisognoso di ammirazione, sprezzante, egocentrico e seduttivo, il secondo affetto da sentimenti di inferiorità, fragile, sensibile alle critiche e agli insuccessi, distaccato nelle relazioni (per un approfondimento vedi Dimaggio & Semerari, 2003).

Narcisismo e ambiente di apprendimento: Germania Est e Germania Ovest a confronto

La consapevolezza di una notevole diffusione di tratti narcisistici nella popolazione ha portato diversi autori a indagarne le ragioni, senza risparmiare affermazioni forti: c’è chi ha parlato di cultura del narcisismo (Lasch, 1979), e addirittura di una epidemia del narcisismo (Twenge, Campbell, 2009) nelle società occidentali.

Un team di ricercatori afferenti alla Charité–Universitätsmedizin di Berlino (Vater et al., 2018) ha indagato i livelli di narcisismo nella società tedesca, valutandolo su tre dimensioni: narcisismo grandioso (overt), narcisismo vulnerabile (covert), e autostima. Lo scopo della ricerca era di verificare eventuali differenze tra i cittadini cresciuti nei territori della ex Germania Est, e tra quelli cresciuti nella ex Germania Ovest. L’ipotesi è che eventuali differenze sarebbero riconducibili alle influenze socioculturali, derivanti dall’avere vissuto rispettivamente in una società a connotazione capitalistica/individualistica o a una società a connotazione socialista/collettivista. La storia della Germania rappresenta un unicum mondiale, un grande esperimento politico di trasformazione socio-culturale, dal collettivismo di stampo comunista al capitalismo del mondo occidentale. Questo interessante studio rappresenta quindi un’indagine sull’interazione tra caratteristiche sociodemografiche e caratteristiche psicologiche, nelle popolazioni interessate a un processo di trasformazione sociopolitica unico e irripetibile.

L’ipotesi dei ricercatori era di una maggior prevalenza della dimensione narcisismo overt nella popolazione dell’ex Germania Ovest, unita a una maggiore autostima rispetto alle popolazioni della Germania Est. Inoltre, viene per la prima volta svolta una ricerca comparativa sulla dimensione del narcisismo covert, sulla quale non esiste letteratura. L’ipotesi, basata sulla teoria che l’ambiente di apprendimento può plasmare la personalità (Trautwein et al., 2006), è che questa differenza riguardi soprattutto coloro che, per ragioni anagrafiche, hanno sperimentato il passaggio tra condizioni socio-culturali diverse; quindi coloro che avevano già una scolarizzazione al momento del crollo del muro di Berlino.

Sono stati reclutati 1,025 partecipanti di età compresa tra i 18 e gli 83 anni tramite pubblicità sui social network. I partecipanti sono stati invitati a compilare un questionario online, e gli è stata offerta la possibilità di ottenere un e-book come incentivo. Il questionario comprendeva i seguenti strumenti:

  • Narcissistic personality inventory (NPI), per indagare la dimensione narcisismo grandioso,
  • Pathological Narcissism Inventory (PNI), per indagare le dimensioni narcisismo grandioso e vulnerabile
  • Roseberg’s Self-Esteem Scale (RSE), per indagare la dimensione autostima.

I ricercatori hanno quindi diviso i partecipanti sulla base dell’appartenenza geografica (residenti in territori dell’ex Germania Ovest e dell’ex Germania Est), e su tre coorti di età, prendendo come riferimento il 1989, anno di riunificazione della Germania. Si è ottenuto quindi un gruppo di partecipanti più giovani (meno di 6 anni di età nel 1989), un gruppo di mezza età (tra i 6 e i 18 anni di età nel 1989), un gruppo di partecipanti più anziani (tra i 19 e 41 anni di età nel 1989).

I risultati indicano differenze significative nelle dimensioni narcisismo grandioso, con punteggi più elevati tra i partecipanti dell’ex Germania Ovest, e nelle dimensioni autostima, con punteggi più elevati tra i partecipanti dell’ex Germania Est, contrariamente alle ipotesi iniziali. Questi risultati sono stati rilevati solo tra i partecipanti nella coorte di mezza età, mentre i dati riguardanti la dimensione narcisismo vulnerabile non indicano differenze significative tra i campioni. L’assenza di differenze nella coorte più anziana rifletterebbe dati già documentati in letteratura (Cai et al., 2012; Orth et al., 2010), per cui la grandiosità narcisistica decresce con il trascorrere degli anni, mentre l’ autostima tende a innalzarsi. L’assenza di differenze nella coorte più giovane, ipotizzata dagli autori, rifletterebbe l’appianamento dei modelli socio-culturali tra i territori della Germania riunificata.

I dati riguardanti le differenze nell’ autostima impongono una maggiore riflessione: è possibile che le differenze rilevate in letteratura su popolazioni asiatiche o medio-orientali (Foster et al, 2003; Schmitt & Allik, 2005), le cui società hanno un orientamento collettivistico, siano inficiate da una inadeguata taratura dei mezzi di indagine, che riflettono la cultura occidentale, mentre potrebbero non riflettere differenti concezioni culturali nelle popolazioni orientali. A tal proposito, Sedikides e collaboratori (2015) argomentano che il desiderio di avere una buona autostima è universale, mentre ogni cultura indica diverse modalità con cui questa si può manifestare.

In conclusione, questo interessante studio documenta come i fattori socio-culturali abbiano un’influenza sull’espressione di tratti narcisistici di personalità, sfruttando in modo originale un “esperimento naturale”, dovuto alle vicende politiche della Germania. Per quanto non si possano trarre inferenze di causalità dai dati presentati, possibili solo sulla base di studi longitudinali, l’impressione che si stia rinforzando la presenza di tratti narcisistici nella popolazione sembra un dato realistico, e potrebbe fare riflettere coloro che hanno proposto di abolire il disturbo narcisistico di personalità dalle classificazioni diagnostiche (per un approfondimento vedi: Holden, 2010; Shedler et al., 2010).

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Andrea Ferrari
Andrea Ferrari

Psicologo Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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  • Foster, J.D., Campbell, W.K., Twenge, J.M. (2003). Individual differences in narcissism: Inflated self-views across the lifespan and around the world. Journal of Research in Personality, 37(6): 469-86. doi: 10. 1016/S0092-6566(03)00026-6.
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  • Vater, A., Moritz, S., Roepke, S. (2018). Does a narcissism epidemic exist in modern western societies? Comparing narcissism and self-esteem in East and West Germany. Plos One, January 24 2018. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0188287
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