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Flusso sanguigno: alterato nel cervello dei neonati prematuri

Uno studio ha dimostrato come nei neonati prematuri il flusso sanguigno sia alterato nel cervello e questo complica la maturazione cerebrale.

Di Guest

Pubblicato il 22 Dic. 2017

Secondo un nuovo studio i neonati prematuri soffrono di un flusso sanguigno cerebrale alterato (CBF) nelle regioni chiave del cervello e ciò può contribuire all’insorgere delle complicazioni nella maturazione del cervello.

Lucia Marangia

 

Lo sviluppo del cervello fetale

Catherine Limperopoulos, PhD, autrice dello studio e Direttrice del Laboratorio Di Ricerca Di Sviluppo del Cervello al Sistema Nazionale della Salubrità dei Bambini, ha dimostrato che durante il terzo trimestre di gravidanza il cervello fetale subisce uno sprint di crescita rilevante. Durante questa fase, il flusso sanguigno cerebrale aumenta e fornisce l’ossigeno e i nutrienti, necessari per alimentare il normale sviluppo cerebrale e, di conseguenza, stimolare il processo di crescita.

La ricercatrice ha aggiunto che nel periodo di gravidanza a termine, queste strutture cerebrali critiche maturano all’interno dell’utero protettivo in cui il feto può sentire la madre e il suo battito cardiaco, che stimola un’ulteriore maturazione cerebrale. Per i bambini nati pre-termine, tuttavia, questo processo di maturazione essenziale avviene in ambienti spesso privati ​​di tali stimoli.

Il gruppo di ricerca ha utilizzato principalmente tecniche non invasive come il contrassegno e l’imaging a risonanza magnetica, che permette di tracciare il flusso di sangue nei cervelli degli infanti per dettagliare quali regioni ricevono i quantitativi sufficienti di sangue.

L’alterazione del flusso sanguigno nel cervello dei neonati prematuri

Nel seguente studio, i neonati nati pre-termine hanno mostrato un flusso cerebrale assoluto maggiore rispetto ai neonati nati a termine. All’interno delle regioni dell’insula (una regione critica predisposta ad avvertire emozione), della corteccia cingolata anteriore (una regione fondamentale nei processi cognitivi) e della corteccia uditiva (una regione coinvolta nell’elaborazione del suono) i neonati pre-termine hanno ricevuto un volume significativamente ridotto di sangue rispetto ai neonati nati a termine.

La ricerca ha incluso 98 infanti prematuri, nati fra Giugno 2012 e Dicembre 2015, con un peso inferiore ai 1.500 grammi. I neonati prematuri sono stati confrontati con 104 neonati nati a termine.

Bouyssi-Kobar, M.S., l’autore principale dello studio, ha affermato che, la continua maturazione del cervello del neonato può essere vista nel modello di distribuzione del flusso sanguigno cerebrale, con il maggior volume di sangue che viaggia verso il tronco cerebrale e la materia grigia profonda.
Grazie alla nitida risoluzione fornita dalle immagini ASL-MR, il seguente studio rileva che, oltre al tronco cerebrale e alla sostanza grigia profonda, l’insula e le aree del cervello responsabili delle funzioni sensoriali e motorie sono anche tra le regioni più ossigenate. Ciò evidenzia come lo sviluppo iniziale del cervello avvenga in queste regioni del cervello. Nei neonati pretermine, l’insula risulta essere particolarmente vulnerabile agli stress aggiuntivi della vita al di fuori del grembo materno.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Crnic, K. A., Greenberg, M. T., Ragozin, A. S., Robinson, N. M., & Basham, R. B. (1983). Effects of stress and social support on mothers and premature and full-term infants. Child development, 209-217.
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