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Autoipnosi e tumore al seno: insegnare l’autoipnosi migliora la qualità della vita

L' autoipnosi in pazienti con tumore al seno riduce il disagio degli effetti collaterali del trattamento e la paura della malattia, rendendole più rilassate

Di Nicoletta Gava

Pubblicato il 18 Lug. 2017

“Apprendere tecniche di autoipnosi migliora la qualità della vita dei pazienti con diagnosi di tumore al seno. A sostenerlo è un interessante articolo (Forester-Miller, 2017), recentemente pubblicato sull’American Journal of Clinical Hypnosis

 

Le pazienti che ricevono una diagnosi di tumore al seno vengono introdotte in percorsi di terapia con un certo livello di complessità. Spesso si trovano ad affrontare diversi tipi di esami, alcuni dei quali invasivi, visite, consulti, operazioni e trattamenti. Tali trattamenti possono portare a effetti collaterali indesiderati come affaticabilità, ansia, dolore, insonnia, perdita dei capelli, vampate di calore e cambiamenti nel peso, nella funzione sessuale e nei rapporti familiari e sociali che si sommano alle preoccupazioni per il proprio futuro e per la propria salute.

Di fronte a questa situazione e alla prospettiva del percorso di cura, alcune pazienti riportano di sentirsi sopraffatte perché sentono ridursi il grado di controllo sulle loro vite. A fronte di queste reazioni emotive, molte donne sentono il bisogno di tornare a sentirsi attive nel prendersi cura della loro salute psico-fisica.

Autoipnosi: effetti su pazienti con tumore al seno

Diversi studi in passato hanno osservato l’efficacia dell’ ipnosi in campo oncologico: riduzione del dolore, più rapida guarigione delle ferite chirurgiche, riduzione dello stress e miglioramento del benessere motivo, migliore gestione degli effetti collaterali delle terapie). Lo studio di  Forester-Miller, 2017  è particolarmente interessante perché dimostra l’efficacia in particolare dell’ autoipnosi.

23 donne che avevano ricevuto diagnosi di tumore al seno hanno partecipato ad un programma di quattro incontri di formazione all’ autoipnosi in piccoli gruppi (massimo 10 partecipanti)  della durata di 90 minuti ciascuno. Nel corso della formazione, oltre a fornire brevi cenni teorici sulla materia, si è insegnato alle partecipanti a raggiungere lo stato di trance ed ad utilizzare il linguaggio in modo funzionale per se stesse, così da darsi le suggestioni più adatte a favorire il processo di guarigione. Gli effetti dell’intervento con autoipnosi sono stati misurati attraverso un questionario specifico sulla qualità della vita di pazienti affette da tumore al seno.

I risultati, hanno mostrato cambiamenti significativi in diverse misure di qualità della vita. Dopo aver concluso la formazione, le partecipanti si sono sentite meno disturbate dagli effetti collaterali del trattamento, meno spaventate dalla malattia o dalla morte (un pensiero spesso frequente in questa popolazione), più allegre e rilassate. Inoltre hanno riportato di dormire meglio, di godere di più delle attività piacevoli e più in generale di essere più felici nelle vite che vivevano.

Dal punto di vista fisico le partecipanti, dopo l’intervento con autoipnosi, hanno riportato meno episodi di affanno e meno gonfiore insieme a miglioramenti sulla percezione di se stesse come sessualmente attraenti.

Alla luce di tali osservazioni, l’autore supporta l’utilizzo dell’ autoipnosi come strumento per il miglioramento del benessere psicofisico delle donne che attraversano percorsi di cura per il tumore al seno e sottolineano come la brevità dell’intervento e la possibilità di erogarlo a gruppi di pazienti lo rendano una scelta conveniente per le strutture sanitarie.

Tali risultati si aggiungono al crescente volume di ricerca che supporta l’uso dell’ ipnosi e dell’ autoipnosi come metodica per migliorare lo stato di salute psicofisica dei pazienti che hanno ricevuto diagnosi oncologiche, sottolineando quanto le reazioni emotive possano e debbano essere parte integrante della cura.

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